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Ciclismo, Ganna: "Io leader? No quello è Viviani"

22 LUGLIO
TOKYO 2020/CICLISMO

Il ciclista azzurro, partito ieri per Tokyo, si è raccontato in una lunga intervista a "Gazzetta Dello Sport"

SPORT TODAY

Filippo Ganna è sempre il solito ragazzo umile, nonostante i titoli mondiali e i vari successi. Il ciclista che ieri è partito per Tokyo, ha anche confessato, in un'intervista a "Gazzetta dello Sport" di aver portato il suo cuscino, altrimenti "non dormo".

Non chiamatelo però leader della Nazionale su Pista: "Il leader è rimasto Elia Viviani. Poi ci sono io. Abbiamo un bellissimo rapporto e in generale con il gruppo pista...c'è una spensieratezza tra noi quasi magica, una alchimia irripetibile. Anche se facciamo solamente due chiacchiere mi fanno stare bene. E tecnicamente i ragazzi sono tutti cresciuti molto".

L'azzurro sarà ora impegnato con la crono di mercoledì e poi sarà coinvolto nell'inseguimento a squadre due competizioni diverse a cui si sta preparando al meglio.

Alla crono si presenta anche da campione del mondo: "Non è il mio percorso. Così come non mi sto scervellando pensando al doppio impegno, ma preferisco focalizzarmi su una corsa alla volta. Dunque: prima la crono e poi la posta, una semplice questione di calendario. Vi ricordate dopo il giro d'Italia dell'anno scorso? C'erano gli Europei su pista, ma presi il Covid e ciao. Se volete un pare sulla crono, abbiamo visto tutti quello che ha fatto Van Aert al Tour e io penso che sarebbe stato molto competitivo Pogacar se fosse stato al via".

Filippo Ganna

Getty ImagesFilippo Ganna

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