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La bielorussa è senza dubbio una delle voci e delle personalità più influenti per quanto riguarda il tennis femminile essendo anche membro del WTA Player's Council. In ambito femminile Azarenka è stata per ben 51 settimane in vetta alla classifica e ha vinto due finali del grande Slam su cinque giocate. In più, nel 2012 si è anche tolta la soddisfazione di vincere la medaglia d'oro alle olimpiadi di Londra.
Al momento la tennista di origini bielorusse è al numero 17 del ranking mondiale e ben si sta comportando nel WTA 1000 di Madrid: nel prestigioso torneo iberico infatti ha sconfitto la Golubic al primo turno per due set a zero con il punteggio di 7-6, 6-3 e oltre alle solite rituali domande sul match, i giornalisti, nel post gara, le hanno chiesto un parere sulla sua esclusione al prossimo Wimbledon.
"Ho parlato per due lunghe ora al telefono con i vertici di Wimbledon e della LTA: ero presente io e tutte le altre rappresentanti del Player's Council. Ci siamo potuti confrontare, spiegare e parlare con schiettezza facendo loro molte domande. Onestamente non capisco la loro presa di posizione: la trovo inutile e ingiusta verso noi atleti che vogliamo soltanto svolgere il nostro dovere nelle manifestazioni per le quali ci siamo allenati. Ho voluto esprimere il mio parere con fermezza, a Wimbledon io voglio esserci, perché tra l'altro odio la guerra e non la condivido. A questo punto spero che intervenga la WTA e che i vertici di Wimbledon ci ripensino".
Questa la risposta di Viktoria Azarenka che spera ancora in un "ripescaggio" per giocare sull'erba di Wimbledon.
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