_atrk_opts = { atrk_acct:'ryZiw1Fx9f207i', domain:'sport-today.it',dynamic: true};(function() { var as = document.createElement('script'); as.type = 'text/javascript'; as.async = true; as.src = 'https://certify-js.alexametrics.com/atrk.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(as, s); })();
(function(w,d,s,l,i){w[l]=w[l]||[];w[l].push({'gtm.start': new Date().getTime(),event:'gtm.js'});var f=d.getElementsByTagName(s)[0], j=d.createElement(s),dl=l!='dataLayer'?'&l='+l:'';j.async=true;j.src= 'https://www.googletagmanager.com/gtm.js?id='+i+dl;f.parentNode.insertBefore(j,f); })(window,document,'script','dataLayer','GTM-T4S39TC'); grecaptcha.ready(function() { grecaptcha.execute('6LeaCm0lAAAAAJk-8YrUcXgyA81YOGqyzEgCTWkN', {action: 'pageview'}).then(function(token) { var score = token.score; var dataLayer = window.dataLayer || []; dataLayer.push({ 'reCaptchaScore': score }); }); });Si va verso gli US Open: tappe cruciali sulla strada verso Flushing Meadows saranno Toronto e Cincinnati.
Guarda con ambizioso interesse a questi tornei il Nr. 3 del Ranking Daniil Medvedev, che ha centrato l'accoppiata Toronto - Flushing Meadows due anni fa: "Amo questi appuntamenti, anche se ne ricevo un pizzico di pressione; devo badare a quella, come ho fatto varie volte in carriera, perché qua ho fatto bene". Il 27enne di Mosca, che si è appunto imposto sul cemento di Toronto contro Reilly Opelk (6-4, 6-3) nel 2021, è stato sconfitto nella sua prima finale Masters 1000 da Rafa Nadal 3-6, 0-6) a Montreal, altra sede del torneo.
Il maestro del cemento (superficie in cui ha vinto 18 dei suoi 20 tornei) fece bene anche nel 2018, quando dalle qualifiche si issò al 3o turno: "Ho perso contro Zverev e battuto Auger - Aliassime in un match pazzesco, Toronto ha sempre dato ottimi ricordi, anche se per la prima volta soggiorno in città; le altre sono stato nei quartieri alti e non conoscevo la città, dico adesso che mi piace".
La testa di serie NR. 2, stante il forfait di Novak Djokovic, in stagione ha ottenuto successi sul veloce a Rotterdam, Doha, Dubai e Miami: "E' la mia superficie preferita, il mio gioco è perfetto per il cemento, ne ho conferma in allenamento; questo però non significa nulla, perdere è altrettanto semplice, in tanti giocatori sono determinati a vincere. E' solo questione di sensazioni corporee, sull'erba o sulla terra rossa devo tenere presente più aspetti del corpo, guai fisici che colpendo male la palla o spostandoti improvvisamente possono insorgere. Mi sento molto fluido sul cemento".
La rifinitura è avvenuta sabato contro Carlos Alcaraz, NR. 1 del Ranking reduce dal successo a Wimbledon: "Di solito non fai le prove con i tuoi rivali, capita 2-3 volte l'anno; è stato un bell'allenamento, ci siamo divertiti, ma per fare bene qui devo giocare un tennis di livello".
Getty ImagesDaniil Medvedev