Importante svolta a favore del gender equality nel mondo sportivo e nello specifico in quello del tennis. La FIT, con un Consiglio Federale, tramite delibera ha deciso di equiparare i montepremi tra uomini e donne di tutti i tornei nazionali.
Una misura che si applicherà non solo al tennis ma anche a beach tennis e padel. Da anni nel tennis, in Italia e non solo si lotta proprio per ridurre al minimo le differenze.
"È un passo importante - ha dichiarato Luisa Rizzitelli, presidente associazione nazionale atlete - quello che la Federazione italiana tennis ha fatto nell'aver equiparato i massimali delle competizioni, indipendentemente dal genere. È un segnale forte che eravamo fiduciose venisse accolto, non solo perché fa onore al lavoro di questa realtà, eccellenza dello sport italiano, ma perché nessuna Federazione che voglia definirsi moderna può mettere in secondo piano la parità di genere. Mi congratulo con il Presidente Binaghi e con il Consiglio federale per questa decisione al passo con i tempi e i valori dello sport. Siamo certe che i Circoli italiani sapranno recepirne il significato e che altre Federazioni, non ancora allineate sul doveroso concetto di parità nei montepremi prendano esempio dalla FIT".
Da anni anche nei circuiti WTA e ATP si parla del tema con voci diverse, da Djokovic che aveva parlato di un tennis maschile che attira più interesse e che che quindi porta più soldi alla Williams da sempre attenta ai temi sociali che aveva invocato alla parità in tutti i tornei.
Getty ImagesErrani, tennista italiana