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Tennis, Rublev torna a criticare Wimbledon e il Governo inglese

17 DICEMBRE
TENNIS

Il torneo, per la guerra in atto, quest'anno ha escluso i tennisti russi e bielorussi dalla prova Slam

SPORT TODAY

in occasione di uno dei tornei di tennis a Riyad, Andrey Rublev ha parlato in una lunga intervista toccando vari temi.

Il russo è tornato a parlare della guerra e delle sue idee: "Il modo più facile per me, di fare qualsiasi tipo di dichiarazione o mostrare ciò che voglio rappresentare, è esprimermi sul campo da tennis. È l’unico spazio dove posso dimostrare e far capire quanto sia importante essere gentili, umili, avere la giusta istruzione per far sì che le generazioni future siano migliori, e quindi che possano rendere il mondo un posto migliore. Cerco di utilizzare la mia piattaforma comunicativa nel migliore dei modi, provo ad usarla per il bene. Questo è ciò che faccio. Però, devi sempre riuscire a dimostrarti come sei, vero, reale. Perché ci sarà sempre qualcuno pronto, al minimo errore, ad accusarti di aver recitato e di non essere stato naturale nelle tue esposizioni. Quindi è fondamentale non esagerare nel far sentire ripetutamente il proprio pensiero, bisogna saper riconoscere il momento giusto per far venire fuori la propria voce”.

E poi sull'esclusione dei russi a Wimbledon: "Noi giocatori esclusi quest’anno, abbiamo avuto l’opportunità di fare un incontro con i tornei del Grande Slam e con l’ATP. È davvero positivo che l’ATP sia stato più aperta nell’aiutare tutti. Siamo stati molto onesti, fornendo molte opzioni e diverse soluzioni per dirimere la vicenda. Quello che potrei suggerire è che ci aiutino . Perché, se ci vietassero per il secondo anno consecutivo di prendere parte al torneo; non si vedrebbe nessun vero cambiamento in vista ma anzi sarebbe soltanto un ulteriore danno per l’intero mondo del tennis. Solo noi possiamo risolvere la situazione ed evitare che si getti altra benzina sul fuoco. Di certo, ripeto, escluderci nuovamente non aiuterebbe in alcun modo la situazione generale a evolversi positivamente. Noi stiamo offrendo soluzioni di aiuto, in ogni modo e direzione possibile. Vogliamo dimostrare che il tennis possa essere più grande e più forte della politica”.

E poi: “Abbiamo offerto risoluzioni in tal senso già per l’edizione di quest’anno, ma si sono dimostrati non interessati. Non hanno davvero voluto aiutarci. Il governo britannico, probabilmente, ha manifestato con i propri comportamenti che per loro fosse solo ed unicamente una questione di politica. Stanno continuamente dimostrando, tuttora, che ritengono la politica più importante della pace. Noi abbiamo l’opportunità, di inviare e di mostrare un messaggio veramente forte, almeno per una volta, ovvero sia che lo sport possa essere effettivamente slegato dalle questioni politiche. Sarebbe un ottimo punto di partenza. So perfettamente che sia molto difficile, perché cercheranno sempre di usare lo sport come strumento di manipolazione degli affari politici”.

 

Ranking ATP post Wimbledon 2023 - Primi 10 posti

Getty ImagesAndrey Rublev

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