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Tennis, Roddick: “Diamo tempo ad Alcaraz di conoscere il suo corpo”

22 AGOSTO
TENNIS

L'ex giocatore americano parla della bellissima finale di Cincinnati, con la vittoria di Djokovic dopo quattro ore di gioco

SPORT TODAY

E' ancora davanti agli occhi di tutti la bellissima finale di Cincinnati, durata quattro ore, con la vittoria finale di Novak Djokovic su Carlos Alcaraz. Ad analizzare il match è Andy Roddick, ex tennista americano, al sito Puntodebreak: “C’è una cosa che mi è chiara. Non so se è la migliore partita in tre set mai vista, ma so che non sei pazzo se ci pensi. Non penso che sia un’esagerazione, è stata una delle partite più fisiche e ben eseguite che abbia mai visto, piena di drammaticità. E’ molto difficile trovare una critica a questa partita”.

La partita ha visto un Djokovic in difficoltà riuscire a riprendersi: “Forse Alcaraz ha avuto un momento in cui si è rilassato di più nel terzo set, ma è normale che succeda quando c’è una partita di quattro ore. Novak ha tratto forza dalla debolezza, pensava di essere fritto dopo un’ora di gioco e all’improvviso guardi l’orologio e ti accorgi che sono in partita da 3 ore e 50 minuti e lui sembra più in forma rispetto alla prima frazione”.

A fine match, Djokovic era in condizioni fisiche migliori dello spagnolo: “Novak ancora non sapeva tutto di ogni parte del suo corpo quando aveva 20 anni. Bisogna dare a Carlos il tempo necessario per conoscere il suo corpo al 100%. Ho cambiato molte cose a metà della mia carriera, la dieta può fare la differenza, ma tutto questo è un processo. Non dobbiamo criticare troppo Carlos, visto che è stata una partita estremamente fisica e proprio il giorno prima aveva giocato una partita lunga da tre set e questo anche nei turni precedenti”.

Ha pesato anche l'esperienza del serbo: “Novak è un campione assoluto. Una volta tramontato il sole, le cose sono cambiate. Sia il sole che il caldo lo hanno colpito. Ha trovato il modo di andare negli spogliatoi e cambiarsi d’abito. Non possiamo arrabbiarci con Nole per aver fatto questo, ma è l’arbitro colui che ha il compito di far rispettare le regole. Alla fine ha trovato il modo di ribaltare la situazione ed è impressionante”.

Andy Roddick

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