_atrk_opts = { atrk_acct:'ryZiw1Fx9f207i', domain:'sport-today.it',dynamic: true};(function() { var as = document.createElement('script'); as.type = 'text/javascript'; as.async = true; as.src = 'https://certify-js.alexametrics.com/atrk.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(as, s); })();
(function(w,d,s,l,i){w[l]=w[l]||[];w[l].push({'gtm.start': new Date().getTime(),event:'gtm.js'});var f=d.getElementsByTagName(s)[0], j=d.createElement(s),dl=l!='dataLayer'?'&l='+l:'';j.async=true;j.src= 'https://www.googletagmanager.com/gtm.js?id='+i+dl;f.parentNode.insertBefore(j,f); })(window,document,'script','dataLayer','GTM-T4S39TC'); grecaptcha.ready(function() { grecaptcha.execute('6LeaCm0lAAAAAJk-8YrUcXgyA81YOGqyzEgCTWkN', {action: 'pageview'}).then(function(token) { var score = token.score; var dataLayer = window.dataLayer || []; dataLayer.push({ 'reCaptchaScore': score }); }); });Quando rivedremo in campo Matteo Berrettini? Da Entry list il suo nome risulta nel tabellone del Masters 1000 di Toronto e poi dovrebbe competere a Cincinnati.
A parlarne il coach Vincenzo Santopadre: "Dopo l’erba, avevamo l’alternativa di giocare sulla terra in Europa, come fatto nel 2022, ma ha prevalso l’idea di concentrarci sull’allenamento. In questo momento è una priorità: Matteo ha bisogno tanto di allenarsi quanto di giocare partite, visto che nell’ultimo anno ne ha disputate poche. Fortunatamente, è riuscito a giocarne ben quattro a Wimbledon, ottenendo tanto con poco, visto che era poco allenato e non era al top, arrivava da un forfait e aveva qualche fastidio dal punto di vista fisico. Così abbiamo puntato sull’allenamento“.
E poi: "Dal punto di vista emotivo un risultato come quello di Wimbledon è il meglio che a Matteo potesse capitare. Si tratta di una fortissima spinta adrenalinica. Ovviamente il risultato va interpretato, altrimenti di rischia l’effetto boomerang. Se interpretato nel modo corretto, spinge a fare ancora di più, a volere ancora di più. Tutto passa dal lavoro, dall’allenamento e dalla voglia di faticare ogni giorno. Ma con la consapevolezza che gli sforzi vengono ripagati".
Infine spiega: "Per un atleta è fondamentale avere un team che gli sappia stare accanto nel momento di difficoltà, che sia in grado di capire chi ha di fronte e come aiutarlo. È facile farlo quando è tutto rose e fiori, meno in altre situazioni. Tutti i membri del team, a modo loro, sono stati importanti, per capire come affrontare l’infortunio, come uscirne e come prevenirne di nuovi. Nel complesso, è stato svolto un lavoro di supporto psicologico che si è rivelato molto utile".
Getty ImagesWimbledon, Berrettini saluta: Alcaraz rimonta e vola ai quarti