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Tennis, potrebbe diventare realtà il sogno degli Internazionali d'Italia

27 SETTEMBRE
TENNIS

Il torneo romano potrebbe subire una grossa estesione a livello di giocatori e di calendario, cosi come potrebbe succedere anche a Madrid.

SPORT TODAY

Il  Board ATP, durante le riunioni avvenute a New York nelle scorse settimane, potrebbe aver reso realtà il lungo sogno degli Internazionali BNL d'Italia. Siamo alle porte di una rivoluzione del calendario ATP, e le rivelazioni che fa L'Equipe sono davvero sensazionali e, se confermate, potrebbero ad un estensione della durata dei tornei di Roma e Madrid, facendoli equivalere, per durata e numero dei giocatori, ad altri Master 1000 come Indian Wells e Miami. 

96 giocatori e durata di 11-12 giorni, questi i desideri del Foro Italiaco. Tuttavia, fino ad oggi si pensava che nel fitto calendario ATP primaverile ci fosse spazio solamente per un 1000 di questa imponenza, e che dunque Roma e Madrid avrebbero dovuto contendersi un posticino al sole. Ora sembra che entrambi i tornei verranno invece estesi. Infatti le carte dell’ATP visionate da L’Equipe parlano di altri cinque Masters 1000 di durata estesa, in aggiunta ai due già consolidati: sembra difficile che Montecarlo e Bercy possano ingrandirsi, e dunque lo spazio sarebbe occupato proprio da Italia e Spagna. 

Questo potrebbe diventare realtà nonostante le necessarie modifiche a cui il Foro Italico andrà incontro per poter ospitare un tale evento:  il centrale è meno capiente dei 12.000 posti che sarebbero il requisito minimo, e i ground offrano solamente 14 campi anziché i 16 previsti dal regolamento. Oltre a questo la spinosa questione del tetto retrattile, che ancora all'orizzonte non si vede. 

Queste le parole di Binaghi al termine del torneo dello scorso ottobre:

"Non chiedetemi nulla sulla copertura perché noi ne sappiamo niente. Siamo sempre stati tagliati fuori e mai informati dalla società che detiene questi impianti, la Coni Servizi. Non ci ha mai informati e coinvolti in nessun processo relativo alla realizzazione del tetto del campo Centrale. L’unica segnalazione avuta, per fortuna, ce l’ha fatta l’assessore allo sport del Comune di Roma, Frongia, pochi giorni prima che venisse pubblicato il bando per la progettazione del tetto, cioè il primo step per avere l’opera compiuta. Per fortuna abbiamo avuto questa segnalazione perché nel bando, realizzato con la collaborazione della Coni Servizi, era previsto che fosse vietato progettare qualunque aumento della capienza del Centrale. Questo avrebbe fatto perdere alla Federazione e alla città di Roma il torneo Masters 1000, che oggi è qua con una deroga di 2 mila posti, perché il Centrale dovrebbe avere 12 mila posti. Questa deroga resta finché non costruiamo l’assetto definitivo del Centrale. Se l’assessore Frongia non ci avesse avvertito di questa problematica, oggi probabilmente noi staremmo parlando di un downgrade del torneo di Roma e sarebbe stata una follia".

Addirittura Binaghi aveva paventato uno spostamento della sede del torneo:

"Se fossi sicuro che il torneo non perderebbe appeal lo avrei già fatto. Questo è un posto meraviglioso, ma ci sono anche le esigenze della federazione. Siamo affezionati a Roma pur non nascondendo i difetti che la romanità crea in termini di problematiche al nostro torneo. […] Ci sono 3-4 Regioni che percepiscono meglio di altre come il tennis sia attraente. A Roma ho trovato in vent’anni la peggiore collaborazione possibile".

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Getty ImagesForo Italico

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