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Su Sinner: "La transizione da cemento a terra è sempre un’incognita, ma da un giocatore come Jannik c’è da aspettarsi sempre il meglio. L’ho visto dal vivo negli Stati Uniti e l’ho trovato molto cresciuto, quindi credo che possa fare bene anche sul rosso. Sono rimasto impressionato dalla velocità di palla, nessuno colpisce forte e in progressione come lui. Il secondo aspetto è che sa gestire molto meglio le partite, come contro Rublev, e la vittoria contro Alcaraz ha confermato che ci troviamo al cospetto di un tennista che può giocarsela davvero contro tutti. La sfida con Medvedev a Miami? Indubbiamente è un tennista che, per caratteristiche, dà fastidio a Sinner, ma del resto lo stesso potremmo dire di quanto Jannik faccia soffrire Alcaraz. Sono incastri che nel tennis ci sono sempre stati e portano a questi risultati. Inoltre, io credo che anche altri fattori abbiano svantaggiato l’azzurro: la questione fisica, perché giocare a quell’intensità a ridosso di un’altra partita non è semplice, specie per uno come Jannik che di semifinali e Finali 1000 non ne ha disputate molte; la variabile mentale perché per battere un giocatore come lo spagnolo ha dovuto disperdere tante energie e la voglia di prendersi una rivincita, dopo Indian Wells, era molta. Imparerà anche da questa esperienza".
Su Musetti: "E’ in grande sfiducia e mi auguro che sappia cambiare registro a Montecarlo. A lui la terra europea piace particolarmente e spero riesca a trovare le giuste sensazioni. E’ un giocatore dotato di un tennis non facile da mettere insieme, ma efficace specialmente su questa superficie. Mi aspetto che reagisca a questa situazione e sappia venir fuori nella stagione sulla terra, chissà magari già a Montecarlo"
Su Berrettini: "Ho visto un Matteo con uno spirito più battagliero e questo è sicuramente positivo. Sta cercando di ritrovare la condizione fisica migliore e per lui questa componente è troppo importante. Sulla terra non credo che sarà pronto già a Montecarlo. Secondo me farà molto bene a Monaco di Baviera e a Madrid, dove anche la superficie più rapida potrebbe aiutarlo a esprimere al meglio il suo tennis"
Getty ImagesPaolo Lorenzi