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“Posso dire che Nole sia già il tennista più vincente della storia, ma definirlo il più grande è un discorso molto soggettivo e porta con sé considerazioni personali. Alla fine, ognuno ha il suo Goat preferito e questo dà vita al dibattito. Dal mio punto di vista, si parla di qualcuno che ti ha influenzato, soprattutto, a livello personale: per un terzo del mondo è Federer, per un terzo è Nadal e per un altro Djokovic. Se Novak vincerà molti altri Slam, cosa che sembra abbastanza probabile, tutto questo discorso sarà inutile“.
A Parigi Djokovic ha respinto un Alcaraz non al meglio, che però ha tutto il futuro davanti a sé e che Ljubicic loda tantissimo nella sua intervista: “Ci siamo goduti l’eccezionale livello di gioco di quel confronto. Novak sta facendo qualcosa di eccezionale, come ha detto Roger l’altro giorno. Alcaraz, dal canto suo, non è stato così fluido e creativo come al solito, ma ha portato il tennis in una nuova dimensione, che mancava ai giovani giocatori negli ultimi 10-20 anni. È molto positivo e questo è qualcosa che non vedevamo da molto tempo: è una sorta di combinazione brutale tra Djokovic, Federer e Nadal . Spero che il suo corpo possa reggere, perché il suo tennis è molto esigente“.
Getty ImagesCarlos Alcaraz