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Secondo Bucciantini, Carlos Alcaraz viene considerato l'erede dei vari Djokovic, Nadal e Federer: “Il passaggio di consegne con Djokovic ci sarà quando si daranno la mano a fine match e l’altro riconoscerà in Alcaraz il suo successore. Finora negli Slam in cui sono stati presenti entrambi, l’ultimo che hanno giocato è stato Wimbledon e l’ha vinto il serbo. Deve avvenire questo, però è impressionante la successione di vittorie di Alcaraz. Un ragazzo così giovane che ha giocato cinque Finali importanti (quattro Masters1000 e uno Slam) e le ha vinte tutte e cinque. E’ il dato più clamoroso. Lui può lasciare Umago, contro Sinner, Amburgo, contro Musetti, ma negli eventi di maggior peso specifico ha cinque su cinque contro avversari diversi e in situazioni differenti. L’ultima è stata la più particolare, a Madrid: contro il tedesco Jan-Lennard Struff è stato un match difficile perché era un avversario che non dà ritmo, non consente l’appoggio sulla sua palla, un tennista che non ti fa sentire le sensazioni e lui non le stava sentendo. Tuttavia, ha saputo uscirne perché ha un tennis talmente ampio per trovare la soluzione. Questo mi sembra già a livello dai più grandi. Djokovic, però, sta giocando poco e la mia impressione è che quando c’è lui va a vincere, non vuol fare solo presenza“.
Per Jannik Sinner, vincere a Roma potrebbe essere un'occasione di rilancio: “Sinner è talmente competitivo ovunque che le occasioni tornano. Poteva essere a Miami, a Montecarlo, che sembrava di giocare in Italia, ma lì ci è arrivato magari con un po’ di energie in meno. Il Foro Italico credo sarà un fattore per Sinner e lo stesso ragionamento può valere per Musetti perché se il pubblico lo tiene su mentalmente allora sulla terra può fare degli exploit. E’ un’occasione per rivedere un italiano in Finale e vedere un po’ l’effetto che fa, come cantava Iannacci. D’altra parte, questo l’hanno capito tutti: avremo italiani in Finale, questi sono forti, vinceranno tanto. Di solito, si comincia da Roma. Io mi sono sbilanciato perché Sinner si è rimesso a puntino e, per come viaggia la palla sul Centrale, Roma è la grande occasione“.
Infine, una parentesi su Berrettini: "Ha bisogno di mettere insieme vittorie e ritrovare l’inerzia mentale. L’erba può regalargli quelle certezze, anche per dimenticare quanto accaduto nel 2022 a Wimbledon. Ha bisogno di ritrovarsi fisicamente e mentalmente perché nel corso del tempo si è dimostrato eccezionale nel riprendersi velocemente dai suoi stop, ma farlo di continuo non è semplice da assorbire“.
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