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A parlare dell'anno lui stesso a SportFace.it: "Mi dispiace perché ho concluso l’anno con un fatto drammatico a livello sportivo, a un certo punto mi sono raddrizzato e ho pensato che però è stato un anno della madonna, non posso abbassare la testa e dire ‘che delusione’. Se questo infortunio fosse avvenuto a settembre e avessi giocato Finals e Davis l’avremmo visto in modo completamente diverso. Per me è importante visto che sono uno che si dà addosso abbastanza, tutto quello che ho fatto quest’anno negli Slam soprattutto è stato molto importante e positivo".
Il romano ha anche parlato della nuova stagione: "Gli obiettivi sono tanti e voglio lavorare sui dettagli, cose piccole che alzano il livello generale. A me piace giocare quando sono aggressivo, una risposta buona è importante. Lavoro molto sul servizio e risposta. Sul rovescio sono molto più solido, sempre detto che non sarò uno che farò i vincenti di rovescio. Non sento nel mio rovescio un punto di debolezza, è vero che preferisco colpire col dritto. Non credo di aver perso quest’anno una partita per via di un rovescio non performante. Nel 2022 voglio portare l’Italia a vincere la Coppa Davis. E’ un obiettivo, non l’ho mai nascosto. Abbiamo una squadra fortissima e varia, ho seguito a distanza le partite dell’ultima edizione, si è visto che il gruppo è unito e può fare bene contro chiunque".
L'azzurro sarà poi presente agli Australian Open: andrà a Melbourne a fine dicembre per rispettare tre giorni di quarantena previsti per tutti e disputerà con l'Italia anche l'ATP Cup.
E poi: "Dopo gli AO vado in Sudamerica sulla terra battuta, non l’ho mai fatto. Mia nonna è brasiliana, quello di Rio è un torneo che ci tenevo a fare, poi andrò anche ad Acapulco".
Getty ImagesMatteo Berrettini