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Tennis, Berrettini: “Ho pensato al ritiro”

7 AGOSTO
TENNIS

L'atleta romano si confessa al Corriere della Sera: “Stavo male fisicamente e leggevo le cattiverie contro di me”

SPORT TODAY

Matteo Berrettini a Wimbledon è tornato a respirare tennis di alto livello. Ma prima degli ottavi di finale londinesi, ha dovuto ingurgitare tanti commenti pesanti sul suo conto. Al Corriere della Sera, in un'intervista, il tennista romano si è confessato: “Non mi sono mai sentito solo. Però in quei giorni mi sono sentito spaesato, a disagio. Mi sembrava ingiusto che, per qualcosa che atteneva al mio fisico, dovessi ingurgitare tanta cattiveria. Mi sono accorto che il mio stato d’animo cambiava in relazione al tono di cento persone che scrivevano i loro legittimi, ma spesso ingiusti, commenti che arrivavano direttamente nelle mie mani. Oggi, però, mi sento bene dentro e ho il sorriso, quando scendo in campo”.

Nei giorni più bui, il pensiero ricorrente è stato quello del ritiro: “Tante volte ho avuto voglia di dire basta. Nel 2020 ho avuto un’annata complicata e ricordo di aver fatto il pensiero, che mi aiutava a dormire, di prendere il passaporto, non dire nulla ad anima viva e fuggire dove nessuno avrebbe potuto trovarmi. Mi è capitato di pensarci, nei giorni bui. Pensavo ma perché devo subire tutta questa pressione, il senso di colpa per il mio corpo ferito… La vita è una, non ha repliche. Ma poi il tempo, il confronto con gli altri mi hanno fatto capire che io sono felice solo se scendo in campo e respiro quell’atmosfera. E sono infelice se non lo faccio”.

Oggi sembra scongiurata l'idea di abbandonare tutto: “Questo percorso è una magnifica condanna, che mi sono scelto. E che ancora oggi, di nuovo oggi, mi regala gioia immensa“.

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