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Carlos Alcaraz impone la sua legge al Masters 1000 di Indian Wells e si qualifica per la finale contro Medvedev. Jannik Sinner cede in due set, per 6-7, 3-6, dopo un'ora a 54' di gioco. L'altoatesino ha lottato punto a punto nel primo set, in cui è mancata anche un po' di fortuna, mentre nel secondo lo spagnolo è stato quasi ingiocabile con Sinner che ha tenuto testa finché ha potuto.
A fare la differenza è stata la percentuale di prime palle messe in campo: 72 per cento per Alcaraz, 50 per cento per Sinner. E sulla seconda ha subito l'aggressività dell'avversario.
Nel primo set, la sfida si accende al quinto game quando, a causa di due doppi falli di Sinner, Alcaraz fa il break. Nell'ottavo gioco arriva la reazione e il controbreak a zero. Nel dodicesimo gioco ci sarebbe anche la possibilità di portare a casa il set per il nostro atleta, ma Alcaraz lo annulla con una smorzata. Si va al tie-break, lo spagnolo trova un nastro amico sul 3-3 e poi sfrutta le indecisioni dell'azzurro, chiudendo 7-4.
Nel secondo parziale, inizialmente sembra tutto facile sull'iberico che va sul 3-0 grazie a un break. Nel sesto gameSinner sembra sul punto di crollare, ma annulla tre palle break. Nel game successivo, va avanti 30-0, ma Alcaraz sfrutta la prima e non concede più niente, chiudendo 6-3.
Dopo la sconfitta, Sinner dice: “C’è mancato poco. Le scelte che ho fatto in campo erano quelle giuste. Sul 5-4 dovevo seguirla a rete, bravo lui. Ma a rete avevo perso il punto sul 3-3 quando l’ho attaccato sul rovescio. Anche nel secondo, 0-30, avevo risposto bene su una prima abbastanza veloce, poi dopo ha preso il nastro ed è uscita. Oggi non sono riuscito a prendere un po’ di occasioni. Peccato, anche agli US Open uno aveva avuto un set point, poi l’ha vinto l’altro… anche oggi è andata un po’ così, anche lui quando ha fatto la smorzata il primo set finisce lì“.
Si analizza, l'altoatesino: “Peccato, oggi la differenza l’ha fatta il servizio. Non sono riuscito a servire nel modo giusto. Le percentuali erano basse, l’ho sentito anche io oggi. Ed è difficile vincere la partita in questo modo. Io sono ottimista, so che sono molto vicino e che c’è ancora tanto da migliorare. Nei movimenti, con un pochino più di forza riesco a spostarmi ancora meglio, più veloce. Da quel punto di vista sono ottimista. Secondo me sono migliorato tanto negli ultimi mesi e credo di averlo fatto vedere in campo. So però che dopo un anno sarò un altro giocatore ancora. Ma l’obiettivo è quello. Fisicamente mi ci vorranno altri 2-3 anni per arrivare al massimo, perché la mia crescita è stata un po’ più lenta. Devo accettare anche quella parte. Alla fine ti alleni per giocare nel migliore dei modi in qualunque torneo, e questo è stato positivo: ho battuto un top 5, ho giocato alla pari con Carlos, anche se finisce 6-3 la differenza la fanno uno o due punti“.
Getty ImagesSinner