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Tennis, Andre Agassi: "Ecco come battevo Becker"

30 APRILE
TENNIS

Quando non puoi battere un campione con la sola tecnica, devi trovare altri espedienti o "trucchi" per arrivare al successo. Proprio come Andre Agassi, che rivela come potesse riuscire a battere sempre il grande Boris Becker.

SPORT TODAY

Non sarà stata una delle rivalità più famose e leggendarie dello sport di tutti i tempi, ma le sfide tra Andre Agassi e Boris Becker tra fine anni '80 e gli anni '90 resteranno per sempre nella mente di tutti gli amanti del tennis. Sfide che, tra l'altro, il buon Becker ha quasi sempre perso. Dopo le tre partite vinte dal tedesco tra il 1988 e il 1989, una meravigliosa serie di 9-2 per Agassi fino al 1995, con il solo ko nella semifinale di Wimbledon '95, a chiudere la lotta sul 9-5 per il francesi. 

Si sa poi, che ad Agassi piace molto raccontare aneddoti particolari della propria carriera sportiva, e lo dimostra anche una delle autobiografie sportive più belle mai scritte (Open, ndr). Il giorno del suo cinquantunesimo compleanno, lo scorso 28 aprile, Tennis Tv è tornata a pubblicare una vecchia intervista nella quale lo statunitense racconta di come abbia praticamente sempre sconfitto il rivale tedesco. Ma c'era un trucco, un'incredibile rivelazione su come facesse Agassi a battere sempre Becker in quel modo, sul servizio. Agassi era infatti ossessionato dal servizio di Becker, fondamentale in cui, effettivamente eccelleva. Per riuscire a batterlo, Andre iniziò a riguardarsi tutte le videocassette degli incontri del tedesco, e fu proprio allora che ebbe la rivelazione:

"Aveva questa routine mentre caricava il colpo: all'ultimo tirava fuori la lingua o in mezzo alla bocca, o dal lato sinistro. Se era centrale, stava servendo o centralmente o al corpo; se invece era a sinistra, il servizio andava largo". Tutto facile, una volta capito? No, il californiano ammette: "A questo punto la cosa più complicata non era rispondere al servizio, ma non fargli capire che io sapevo. Quindi dovevo resistere alla tentazione di leggere il suo servizio per tutto l'incontro, e scegliere invece quando usare l'informazione a un dato punto dell'incontro".

Agassi racconta di aver poi spifferato questo segreto a Boris, una volta terminate entrambe le carriere, davanti ad una bella birra gelata a Monaco:

"Non ho potuto fare a meno di dirglielo: "Sai che facevi questo, che tradiva il tuo servizio?"È quasi caduto dalla panca, e mi ha risposto "ogni volta tornavo a casa e dicevo a mia moglie che era come se tu mi leggessi nella testa!".

In realtà Agassi aveva già raccontato l'aneddoto una prima volta, durante gli Australian Open 2007, commentando un match tra Roger Federer e Andy Roddick al quale Becker faceva da spettatore, ma era stato più specifico appunto nel 2017, parlando a un sito di poker sportivo del quale il tedesco era diventato ambasciatore. Insomma un bellissimo aneddoto di un giocatore leggendario, la cui rivalità con Becker ha segnato il tennis degli '90.

 

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