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Il punteggio di 3-1 (6-3, 5-7, 6-1, 6-1) spiega piuttosto bene l’andamento della gara.
Il primo set è ricco di grandi giocate, Djokovic si porta sul 5-2, reazione elegante per lo spagnolo che con una palla corta tiene vive le sue speranze, ma non può nulla quando il serbo trova la palla esterna che vale il 6-3.
Nel secondo set sull’1 a 1 Alcaraz trova un punto da applausi in recupero che vale il prezzo del biglietto. La gara è piena di botta e risposta d’alta classe. Si va sul 5-5, Djokovic non è lucido in alcuni frangenti, questa volta lo spagnolo ne approfitta e rimette tutto in parità (5-7).
Il terzo parziale è quello più imprevedibile: il mucharo ha prima un crampo alla mano e poi al polpaccio. Non riesce a continuare e sceglie di essere trattato, questo regala un punto al n.3 del ranking che si porta sul 2-1. Tornato in campo, Alcaraz non regge più il ritmo soprattutto sugli scambi lunghi. A strada spianata il serbo chiude 6-1.
L’ultimo scampolo di partita è un copione di quello precedente, l’iberico fa troppa fatica e per Nole è un gioco da ragazzi, 6-1.
Con questo successo Djokovic conquista la settima finale parigina e la 34esima a livello slam: ora, mentre attende uno tra Ruud e Zverev, pensa ad un nuovo record; aggiudicarsi il Roland Garros 2023 lo porterebbe ad essere l’unico tennista capace di aggiudicarsi almeno tre volte tutti gli slam.
Getty ImagesNovak Djokovic