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Sul giovane fenomeno del tennis Carlos Alcaraz, Wilander ha le idee chiare: “Non stavamo aspettando Alcaraz, perché c’erano già Stefanos Tsitsipas, Daniil Medvedev, tennista molto diverso dagli altri, ed Alexander Zverev. Avevamo un buon mix di stili e modi di essere. Anche Rublev, che è lo Hewitt di questa generazione. Improvvisamente è apparso Alcaraz, che gioca in modo molto diverso da tutti quelli citati. Può fare le cose che fa Tsitsipas, come prendere la palla in anticipo, giocare in modo aggressivo; può essere solido quanto Zverev; forse non può fare quello che fa Medvedev, perché solo lui riesce in quel tipo di gioco. Carlos ha la risorsa dei drop shot e l’atteggiamento che lo differenzia dal resto dei giovani. Non ho mai visto qualcuno con il suo modo di giocare e la sua freschezza”.
Infine, Wilander ha analizzato le condizioni di Nadal in vista del Roland Garros: “La carriera di Rafa è così. Il suo sforzo non ha limiti, il suo limite sono gli infortuni. Continuerà fino a quando un infortunio non gli permetterà più di giocare. La realtà è che ha imparato a tornare dagli infortuni e torna sempre. È straordinario vedere sempre qualcosa di diverso in lui quando torna. Un giorno non potrà più tornare, è normale che accada, ma non sappiamo quando accadrà. È vero che adesso si è infortunato a Roma, ma sa come preservare il suo fisico per darsi una possibilità al Roland Garros”.
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