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Roland Garros, la profonda ammirazione di Panatta per Nadal

6 GIUGNO
TENNIS

L'ex tennista azzurro: "Due settimane fa non era nemmeno sicuro di poter giocare".

SPORT TODAY

Rafael Nadal è tornato sul trono del Roland Garros, vincendo così lo Slam francese per la 14esima volta nella sua storia. Il campione spagnolo si è preso gli applausi di tutti gli appassionati di sport, tra questi anche la leggenda italiana del tennis Adriano Panatta.

Sulle colonne de La Stampa, Panatta ha analizzato così la vittoria di Rafa Nadal al Roland Garros: "Quando l’ho visto trionfare agli Australian Open in gennaio, lo confesso, alla mia età mi sono commosso. E non tanto per le qualità del tennista, che è fuori discussione da tempo, ma per l’ammirazione che ho provato per l’uomo".

Panatta comprende le sofferenza di Nadal: "Chi non è stato giocatore non può capire la frustrazione di non poter dare il massimo per colpa degli infortuni, di doversi fermare, la sensazione di non poter essere completamente padrone del proprio destino. Ecco, Nadal è riuscito a superare anche questo ostacolo, e mostrarci che la passione che prova per il tennis è più forte di ogni problema".

Per Panatta, Nadal ha compiuto una vera e propria impresa: "Non parlo della finale, Ruud non era chiaramente un avversario alla sua altezza, ma della forza interiore che ha saputo tirare fuori. Due settimane fa non era nemmeno sicuro di poter giocare. Il ritiro di Zverev in semifinale può averlo favorito, ma per alzare un’altra volta la Coppa dei Moschettieri, a 36 anni compiuti da pochi giorni, ha dovuto comunque restare in campo a lungo, fare appello a tutte le energie".

Adriano Panatta

Getty ImagesAdriano Panatta

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