Roland Garros 2023 – il diario della giornata – 30 maggio

Un paio di eliminazioni eccellenti nella giornata appena andata in archivio che riviviamo attraverso il nostro diario.

Promossa

Dopo una prima parte di stagione in cui ha speso tante energie, la campionessa del Foro Italico Elena Rybakina inizia nel migliore dei modi la propria avventura parigina, liquidando per 6-4 6-2 la promettente ceca Brenda Fruhvirtova: un po' di sofferenza soltanto nel 1° set in cui la kazaka è costretta a rimontare un break di svantaggio per poi dilagare alla distanza.

Bocciata

Fa scalpore l'immediata uscita di scena della testa di serie numero 13, Barbora Krejcikova, capace di trionfare al Roland Garros nel 2021; la nativa di Brno è, però, lontana anni luce dal livello espresso due anni fa e si arrende piuttosto nettamente alla esperta ucraina Lesia Tsurenko, raccogliendo appena sei giochi. 

Rimandata

Ci aspettavamo di più da Lucia Bronzetti che, dopo il bel successo di Rabat, non riesce ad impensierire la tunisina Ons Jabeur, cedendo con il punteggio di 6-4 6-1 al termine di un confronto in cui non dà mai l'impressione di poter mettere in difficoltà la n. 7 del seeding.

La delusione più grande

La premessa è che il brasiliano Thiago Seyboth Wild vale molto di più della sua attuale modesta posizione (172) in graduatoria, tuttavia un campione del livello di Daniil Medvedev non può comunque permettersi di uscire all'esordio in uno Slam, specialmente dopo aver messo in mostra enormi progressi sul rosso con la vittoria agli Internazionali d'Italia; il russo torna, invece, a commettere gli antichi errori e si fa rimontare un set di vantaggio dal carioca che vive così la giornata più bella della sua vita.

Che sorpresa!

Che partita straordinaria porta a casa Andrea Vavassori, per la prima volta vittorioso nel tabellone principale di uno Slam grazie all'affermazione per 5-7 2-6 7-6 (10-8) 7-6 (7-3) 7-6 (11-9) contro il serbo Miomir Kecmanovic al quale annulla ben cinque match-point prima di poter sfogare tutta la sua gioia. Siamo davvero orgogliosi di come il 28enne torinese sia riuscito a dare una svolta alla propria carriera da singolarista dopo anni in cui aveva dato l'impressione di essere al massimo un discreto doppista.

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Getty ImagesGli Us Open 2020 consacrano il talento di Dominic Thiem, che rispetta, seppur a fatica, il pronostico di chi pensava che quella contro Daniil Medvedev in semifinale sarebbe stata la vera finale anticipata.