Next Gen Finals, Arnaldi sfiora l'impresa con Nakashima

Il futuro dell'Italia del tennis è roseo. E il riferimento non è solo alle qualità di Matteo Berrettini e di Jannik Sinner, che nel 2023 rinnoveranno la caccia al primo Slam della carriera.

L'inizio della quinta edizione delle Next Gen Finals presso l'Allianz Colud di Milano ha infatti confermato la bontà del serbatoio azzurro. Tre i rappresentanti tricolori in lizza su otto partecipanti e oltre alla stella Lorenzo Musetti, che ha steso all'esordio il taiwanese, a brillare è stata anche la stella di Mattia Arnaldi.

Il sanremese, classe 2001, entrato in extremis al posto di Holger Rune che ha dato forfeit dopo il trionfo a Parigi-Bercy, ha fatto tremare nientemeno che lo statunitense Brandon Nakashima, ovvero uno dei golden boy di riferimento del panorama tennistico internazionale, numero 48 del mondo e reduce a settembre dal primo titolo della carriera, il 250 di San Diego.

Arnaldi, attuale numero 130 del mondo e vincitore a maggio del primo Challenger, si è arreso solo dopo 70 minuti di un match-maratona con parziali 2-4, 4-3(7), 4-3(4), 3-4(4), 4-2.

L'azzurro si è anche trovato avanti di un set e di un break, arrivando a servire per il secondo parziale e a guadagnarsi due set point, il secondo dei quali sprecato però con un doppio fallo. La partita di Nakashima è iniziata qui, ma Matteo è rimasto aggrappato al match, che ha visto i due set successivi decidersi solo al tie break. Fatale il passaggio a vuoto di Arnaldi nel terzo game del set decisivo: servizio ceduto e questa volta Brandon non ha tremato prendendosi il primo, soffertissimo successo.

Mercoledì sarà gran derby tra Arnaldi e Francesco Passaro, sconfitto al debutto dal ceco Jiri Lehecka.

Getty ImagesMatteo Arnaldi