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Internazionali d’Italia – la delusione più grande

25 APRILE
TENNIS

La finale del 1994 promette emozioni tra due campioni dal tennis offensivo e spettacolare come Sampras e Becker, ma l’esito del duello lascia invece l’amaro in bocca

SPORT TODAY

Corre l’anno 1994 e c’è grandissima attesa al Foro Italico per l’atto conclusivo del torneo maschile tra due campioni del calibro di Pete Sampras e Boris Becker, giocatori che mal digeriscono la terra battuta, ma capaci comunque di arrivare a contendersi l’ambito trofeo romano.

Le aspettative sono elevate perché non si tratta della classica finale tra terraioli fatta da scambi infiniti e con un esito stabilito più dalla resistenza fisica che dalla tecnica; lo statunitense e il tedesco hanno, infatti, caratteristiche opposte a quelle degli specialisti sul rosso, entrambi dotati di un gioco basato sul serve & volley e sul desiderio di chiudere il punto con un colpo vincente senza attendere l’errore dell’avversario.

Il primo game regala subito un’immediata sorpresa con il break messo a segno a freddo dal teutonico ai danni dell’americano, ma da quel momento in poi inizia un vero e proprio monologo di Pistol Pete che non trova la minima resistenza da parte di un Becker lento e impacciato, nell’occasione svuotato di ogni energia fisica e mentale: l’incontro si trasforma presto in una sorta di esibizione agonistica con Sampras che si impone senza fatica con l’umiliante punteggio di 6-1 6-2 6-2 davanti ad un pubblico incredulo.

È proprio vero che le delusioni maggiori arrivano quando si nutrono grandi aspettative: l’impietoso epilogo, e il fatto che non vi sia stato lo spettacolo che tutti attendevano, lascia l’amaro in bocca.

Sampras, nel frattempo, non fa in tempo a godersi a pieno la vittoria: al successivo Roland Garros viene poi sconfitto nei quarti dal connazionale Jim Courier e la sua carriera termina senza mai sfatare il tabù parigino. Per il nativo di Potomac quella del 1994 è una stagione straordinaria, con tre Slam messi in bacheca (Australian Open, Wimbledon e Us Open) al quale aggiunge anche il successo alle ATP Finals in finale proprio su Boris Becker e una leadership nella classifica ATP che non viene mai messa in discussione nel corso di quell’anno. Da non dimenticare, inoltre, che anche grazie a questa incredibile stagione Pete rimane a lungo in testa alla classifica degli Slam vinti in campo maschile prima dell’avvento del leggendario trio Nadal-Federer-Djokovic, con i Big Three che lo eliminano inevitabilmente dal dibattito sul miglior tennista di tutti i tempi.

Decisamente peggio va al tedesco che, a nostro avviso, rimane il più forte giocatore a non aver mai vinto un torneo sulla terra battuta: oltre al ko con lo statunitense a Roma, arrivano altre cinque sconfitte in finale sul rosso per Becker, che vanta comunque sei titoli dello Slam in bacheca, compresi i tre indimenticabili successi sull’erba londinese di Wimbledon.

Boris Becker, Pete Sampras

getty imagesBoris Becker e Pete Sampras

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