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Il primo match degli US Open è andato. Un altro piccolo passo per entrare nella storia è stato compiuto. L'esame tuttavia non era difficile: il n.1 del mondo ha avuto la meglio nel confronto con il giovane Holger Rune (18 anni e n.145 in classifica) per 6-1, 6-7 (5), 6-2 e 6-1. Un set di distrazione per Nole che poi nel terzo e nel quarto ha saputo ritrovare la retta via.
Oltre all'avversario Djokovic ha dovuto fare i conti anche con il tifo avverso sulle tribune di Flushing Meadows. Le gesta del serbo non godono dei favori dei supporters, in parte per qualche atteggiamento passato discutibile e in parte probabilmente perché con i suoi risultati Djokovic si metterà alle spalle chi si ritiene intoccabile, ovvero Roger Federer e in seconda battuta Rafael Nadal. Si parla, infatti, di 21° Slam e di un appuntamento che potrebbe valere molto per questo oltre che per il completamento del Grande Slam.
“Come sempre ho molta pressione. Ovviamente vorrei vincere il titolo e fare la storia. Senza dubbio, è qualcosa che mi ispira, ma sono concentrato nel mostrare la mia versione migliore ogni giorno“, le parole del nativo di Belgrado. Sul supporto avverso, Novak l’ha presa con filosofia: “L’Arhtur Ashe è lo stadio più grande del nostro sport ed è il più rumoroso. Vuoi sempre avere il pubblico dalla tua parte, ma non è sempre possibile. Ho pensato a rimanere calmo. Non era ideale, ma so come gestire una situazione di questo genere“.
Archiviato il primo turno, Nole cerca il successo domani contro l’olandese Tallon Griekspoor (n.121 del mondo): sulla carta non ci dovrebbero essere grossi problemi, ma il pubblico, siamo pronti a scommettere, non sarà ancora dalla sua parte.
Getty ImagesWorld number one Novak Djokovic in action at the US Open