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Mercoledì è stato sconfitto in Coppa Davis da Novak Djokovic e il suo Kazakistan è stato così eliminato dalla Serbia.
Proprio di questo aspetto ha parlato ai giornalisti, Alexander Bublik, dichiarando che per lui non c’è differenza nel preparare un match contro Nole o contro il N.300 del mondo, pur avendo comunque riconosciuto le difficoltà del caso: “Giocare contro Novak è dura perché è un grande giocatore, un grande campione. Quando sei in campo con lui sai che ci saranno dei grandi scambi. Credo sia positivo per un giocatore avere delle chance di migliorare, e match come questi ti aiutano a migliorare tanto“.
Durante l'intervista, il tennista kazako ha poi parlato della sua crescita per certi versi mancata di quest’anno. Ad inizio 2021 era partito dalla cinquantesima posizione del ranking, e ha chiuso l'anno al N.36 (vicino al best ranking di 34), ma è stato anche uno dei più danneggiati dalle modifiche del ranking che ancora permettono a diversi giocatori che nel 2021 hanno fatto meno punti di rimanere davanti a lui, da Dominic Thiem a Roger Federer, da Gael Monfils a Cristian Garin e Dusan Lajovic.
“Sono N.36 a causa del ranking congelato, nella Race sono 25 o giù di lì. Non avevo obiettivi di classifica perché sapevo che la mia crescita sarebbe dipesa anche dal fatto che tanti giocatori che erano davanti a me avrebbero potuto mantenere molti dei punti del biennio precedente. Sarei felice se il mio ranking riflettesse quello che ho guadagnato nella Race, vale a dire il venticinquesimo posto; la Race è il vero ranking. Comunque è solo un numero, e in questo tipo di annata puoi solo cercare di adattarti e tenere a mente che le modifiche varranno solo una volta; l’anno prossimo avrò una chance di dimostrare il mio vero valore”.
Getty ImagesAlexander Bublik