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Nadal ha sofferto molto ai quarti e Moya non sperava di esultare alla fine: “Non mi aspettavo che potesse vincere, è avvenuto un miracolo. Dalla fine del secondo set, Rafa ha avuto un crollo per un colpo di sole - ha detto Moya - . Era morto. Il giorno in più di riposo tornerà utile: siamo fiduciosi del fatto che per la semifinale potrà essere al 100%”.
L’obiettivo del 21° Slam però alla fine è ancora vivo: “Dentro al team non se ne parla – prosegue Moya –. Lui sogna questo traguardo, come tutti noi. Speriamo che se ne parli domenica, ma da quando siamo qua non ne abbiamo mai parlato. A due mesi dall’inizio del torneo dubitavamo di poter esserci. Nemmeno nello scenario più ottimista potevamo immaginare Rafa in semifinale agli Australian Open. Non ce l’aspettavamo, ma Rafa… è Rafa. Torna sempre”.
Moya ha concluso parlando della sfida con Berrettini: “La pressione c’è, ma il modo migliore per affrontarla è non dandole importanza. Siamo concentrati solamente sulla semifinale. Lavoriamo giorno dopo giorno perché la sua carriera vada avanti il più possibile. Chi è ora il favorito? Ovviamente per me è sempre Rafa, ma tutti quelli che restano sono candidati. Forse Medvedev sarà il rivale più tosto, ma ci sono quattro potenziali vincitori”.
Getty ImagesRafael Nadal