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Berrettini e le leggende: il tifo per Federer e l'incontro con McEnroe

30 AGOSTO
TENNIS

Il tennista romano ha fatto il punto della propria condizione alla vigilia dell'esordio agli Us Open 2021: "Riparto da Wimbledon. John mi ha avvisato: 'Da adesso nessuno ti regalerà più nulla'".

SPORT TODAY

Dopo la prova generale a Cincinnati, dove è stato eliminato agli ottavi da Auger-Aliassime, Matteo Berrettini è pronto per vivere da protagonista l'ultimo Slam della stagione.

Agli Us Open il tennista romano arriva a fari spenti dopo l'infortunio rimediato a Wimbledon che l'ha costretto a rinunciare all'Olimpiade di Tokyo.

Il vero obiettivo è arrivare in forma alle Atp Finals di Torino, ma a Flushing Meadows il finalista dei Championships non va certo per partecipare: "A Wimbledon arrivavo con tante partite nelle gambe, prima sulla terra di Parigi poi sull’erba del Queen’s - ha detto Berrettini intervistato dal 'Corriere della Sera' - Qui a New York rientro da un infortunio, una lesione al quadricipite, ho bisogno di giocare, di stare in campo il più possibile, ma il livello di consapevolezza dei miei mezzi raggiunto a Wimbledon non si perde, è ancora lì bello scolpito dentro di me. Sono un finalista Slam, punto. Poi c’è la sicurezza che si costruisce match dopo match: quello è un cantiere sempre aperto”.

Berrettini ha poi parlato del proprio tifo giovanile per Roger Federer e del recente incontro con una leggenda come John McEnroe: "Io non ho mai nascosto di tifare per Federer: lo facevo da ragazzino, lo faccio oggi. Ma il bello di Djokovic, Federer e Nadal è che sono diversissimi, hanno qualità enormi tra cui si fa fatica a scegliere. È ovvio che stiamo assistendo al tramonto di Roger per limiti di età, ma godiamoci questi tre campioni straordinari finché ci sono”.

"Ho incontrato McEnroe mentre mi allenavo con Sinner alla sua accademia. John è stato gentile: a Londra ero dentro la bolla e non sono riuscito ad avvicinarmi, mi ha detto ‘sei stato bravo e occhio perché d’ora in poi nessuno ti regalerà più niente’”.

 
 

Matteo Berrettini

Getty ImagesMatteo Berrettini

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