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Becker ha criticato aspramente il 19enne di Carrara per il suo abbandono e per il suo atteggiamento: "Non ho visto un grave infortunio, per questo non credo che stato giusto fermarsi - ha detto ai microfoni di Eurosport il tedesco, che per inciso è stato allenatore proprio di Djokovic -. Dovresti rispettare l'altro giocatore e dire ‘oggi mi batte'. Così sarebbe stato 6-0. È una prova di maturità, anche se atleticamente non sei più al top. Novak è un campione ed è abituato a certe situazioni. Avrà pensato ‘Posso battere il numero uno al mondo qui' e in quei minuti aveva già perso il terzo set. Devi sempre credere in te stesso dall'inizio alla fine, soprattutto contro i grandi”.
"Quando affronti i più grandi devi essere pronto fisicamente e mentalmente. I giovani talenti non lo capiscono - continua “Bum Bum” -. Non si tratta solo di giocare a tennis, si tratta di carattere e personalità". Poi l’ex numero uno del mondo e tre volte vincitore di Wimbledon attenua un po’ il suo attacco ed elogia Lorenzo il Magnifico: “Musetti è il miglior adolescente insieme a Jannik Sinner. Ha creato molti problemi a Djokovic: fa tutto bene, non ha un colpo eccezionale, ma il servizio va bene, il movimento, la tecnica, e anche la fiducia perché ha vinto troppe partite". E” a proposito di Nole, nei quarti giocherà contro un altro italiano, Matteo Berrettini: “Per me è in vantaggio Berrettini - dice Boris -. Ha una giornata di riposo adesso e non ha avuto partite lunghe prima. Ora ha guardato la partita molto da vicino e ha visto che Djokovic è battibile".
Getty ImagesLorenzo Musetti