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I primi due set sono tutti per Murray, che vince 6-3 il primo e replica nel secondo. Berrettini però non vuole fare solo da comparsa e recupera un set, vincendo 6-4. Nel quarto è vera battaglia, con il tennista romano che ha la meglio al tie-break (chiuso 9-7). A questo punto si deve ricorrere al quinto, e anche questa volta i due non si risparmiano, fino al super tie-break. Qui prende subito il largo il britannico (5-0) e la montagna è troppo alta da scalare per Berrettini. L'ultimo punto è un po' simbolico dell'intera partita: il nastro infatti aiuta Murray e chiude i conti.
Di sicuro, puntavamo molto su Berrettini, che non aveva avuto però un sorteggio benevolo. Murray non è più quello che si era issato al numero 1 del ranking mondiale, ma se in giornata – come è successo oggi – è capace di far vedere ottimo tennis. Se Berrettini avesse giocato anche nei primi due set, come negli ultimi tre, probabilmente ora staremmo esaltando una vittoria. Che però non è arrivata. Dopo Musetti, dunque, l'Italia perde un'altra punta, la più affilata. Ci restano, in campo maschile, Sinner e Sonego.
Nel primo set, al britannico è sufficiente un break per vivere poi di rendita, tenendo sempre il servizio. Nel secondo, arriva un break subito e un altro per chiudere il parziale. Spalle al muro, reagisce il nostro tennista, che ottiene finalmente il break nel terzo set e mette in cassaforte il 6-4 mantenendo sempre il servizio.
Sullo slancio del set vinto, nel quarto si procede punto a punto. Tutti e due gli atleti mantengono la battuta e il tie-break è fisiologico. Qui, Berrettini riesce ad avere sulla racchetta il set-point e non sbaglia, portando la partita al quinto set che abbiamo già descritto: grande equilibrio, ma purtroppo super tie-break pesantemente indirizzato dal 5-0 iniziale per Murray.
Getty ImagesMatteo Berrettini in azione in Coppa Davis