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Inevitabile, poi, soffermarsi sul grave torto arbitrale subito sulla palla-break del possibile 4-1 nel set decisivo: “Sono cose che succedono, non ci puoi fare molto alla fine, è già il passato. Rimane comunque una sconfitta difficile da accettare e da digerire perché stavo giocando molto bene. Poi dopo sono arrivati i crampi ed è una conseguenza di quello che è accaduto perché va nel lato nervoso del cervello” e Jannik si lascia scappare un sorriso dopo questa dichiarazione.
Successivamente, l’italiano non risparmia, però, una critica alla giudice di sedia Aurélie Tourte: “Correggere l’arbitro non è il mio lavoro, ma dalla sua posizione era abbastanza semplice da vedere. La si prende comunque con un sorriso anche se non è semplice e domani anziché essere sul Centrale a giocarmi una bella finale sarò a casa, ma è così”.
E, infine, uno sguardo agli appuntamenti futuri: “Madrid sarà di totale preparazione per Roma e Parigi, lavoreremo tanto in palestra per cui se vincerò una o due partite mi andrà benissimo perché l’obiettivo non sarà sicuramente quello di aggiudicarsi il torneo spagnolo”.
Getty ImagesJannik Sinner