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Atp Finals: Djokovic in cerca dell'ennesimo record

11 NOVEMBRE
TENNIS

"Non ho l'abitudine di misurare le vittorie sugli altri e non faccio paragoni: io faccio il meglio per me stesso"

SPORT TODAY

Ci si avvicina a grandi falcate all'evento che sancisce praticamente la fine della stagione tennistica, ovvero le Atp Finals di Torino, il torneo professionistico di tennis più importante dell'annata dopo le quattro prove del Grande Slam.

L’appuntamento è fissato al PalaAlpitour di Torino dal 14 al 21 dicembre. Le kermesse sbarca nel capoluogo piemontese per la prima volta nella storia e si preannuncia grandissimo spettacolo con la partecipazione riservata ai migliori otto tennisti dell’annata agonistica.

Il regolamento prevede che si disputi un round robin: i tennisti vengono suddivisi in due gironi da quattro ciascuno, gli atleti si affronteranno tra loro una volta e i primi due classificati accederanno alle semifinali incrociate.

L'avversario da battere è sicuramente Novak Djokovic, numero uno del ranking, alla ricerca del sesto successo che gli garantirebbe un nuovo primato. Agli altri sette atleti il duro compito di provare ad arginarlo.

Proprio il tennista serbo, numero uno al mondo, con un'intervista alla Gazzetta dello Sport, ha raccontato il suo momento personale e come ha vissuto la grande delusione di New York, battuto in finale da un grande Medvedev: "Io vivo la sconfitta non solo come l'emozione deludente del momento, ma anche come opportunità di crescita mentale e di rafforzamento del carattere per uscire da una situazione difficile da uomo e giocatore migliore di come c'ero entrato. Certamente per me il lavoro sulla mente ha lo stesso valore di quello fisico e tecnico. Devi essere in grado di comprendere come gestire nel modo più proficuo le energie negative".

Djokovic si è soffermato poi sull'imminente impegno stellare delle ATP Finals, a Torino: "Intanto tornare in una città dove sono stato solo una volta, a 15 anni, a disputare un torneo juniores è una bella emozione. Cercherò di godermela, per quanto possibile. Sono contento che si giochi in Italia, dove c'è tanta passione per lo sport e ho un rapporto davvero speciale con i tifosi. Certo, a Londra ho ottenuto grandi successi negli ultimi 11 anni, ma è bello per la promozione del nostro sport che le Finals possano avere una nuova sede, in un paese che ama il tennis".

Questo l'obiettivo di Nole: il tennista serbo va in cerca di un nuovo record. Se infatti dovesse vincere eguaglierebbe Roger Federer con 6 trionfi: "Io gioco ogni torneo per vincerlo, è chiaro. Ma al Masters ci sono i migliori otto giocatori al mondo, quindi non esiste nessuna garanzia di successo. Di sicuro, porsi degli obiettivi aiuta a conservare le motivazioni giuste, a tenere alta la concentrazione su tutti gli aspetti del gioco, ma io credo che la motivazione più grande ognuno la trovi dentro di sè, con la fiducia nelle proprie capacità. Non ho l'abitudine di misurare le vittorie sugli altri e non faccio paragoni: io faccio il meglio per me stesso".
 

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