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Alcaraz si sente in forma: “Mi sento bene. Questo è un torneo che mi piace giocare e nel quale ho ottime memorie, giocai qui la mia prima semifinale 1000 contro Nadal. Per me è molto speciale. Non mi vedo come favorito in ogni partita e non penso di doverle vincere tutte. Tengo i miei obiettivi nella mente e le cose che devo fare nella testa. Questo è tutto quel che penso in partita. Cerco di impegnarmi in goni partita e fare quello che devo. Questo è tutto, non penso ad altro“.
Adesso testa alla finale con Medvedev: “So che se vincerò la finale sarò numero 1 del mondo, ma cerco di non pensarci. Come ho detto, penso a quello che devo fare. Credo che contro Daniil sarà una partita molto tattica, dura. Dovrò essere perfetto per vincere. Medvedev è un muro. Riprende tutto e fa colpi impossibili. Ho già parlato con il mio team del fatto che resta in un angolo di campo e, anche così, continua a vincere punti. Lui è un ribattitore magnifico, un tennista incredibile. Dovrò tirar fuori il meglio del mio repertorio per vincere contro di lui. Al tempo di Wimbledon quella fu una partita strana per me. Ora è tutto diverso. Ho esperienza, o almeno più di quella di allora, e so come devo giocare contro di lui. Mi ci sono già allenato insieme varie volte. Sarà una partita del tutto diversa, quasi come la prima tra di noi“.
Getty ImagesCarlos Alcaraz