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Momenti di gloria, il fascino della storia vera

28 FEBBRAIO
NON SOLO SPORT

Il legame tra sport e cinema è indissolubile: sono moltissimi gli esempi – che hanno fatto scuola o meno – in cui valori sportivi come sentimenti, sfide, passioni, eroismi, lotte personali e di gruppo sono stati esaltati e utilizzati come metafore di vita sul piccolo e grande schermo. Un esempio? "Momenti di gloria", film di Hugh Hudson che racconta in forma romanzata la vera storia di un gruppo di atleti britannici che ottennero grandi successi alle Olimpiadi di Parigi del 1924.

SPORT TODAY

Trailer Momenti di gloria

Scheda

Titolo originale: Chariots of Fire

Paese di produzione: Regno Unito

Lingua originale: inglese

Anno: 1981

Genere: storico, sportivo, drammatico

Trama

"Momenti di gloria" racconta la vera storia del gruppo di universitari di Cambridge che parteciparono alle Olimpiadi di Parigi del 1924. 

La narrazione comincia nel 1978 a Londra con il funerale di Harold Abrahams ma si sposta subito a ritroso nel tempo per atterrare nel periodo immediatamente successivo alla prima guerra mondiale.

Il racconto ha come protagonisti due amici separati da una fiera rivalità ma accomunati dal desiderio di primeggiare, un desiderio, peraltro, fondato su motivi diversi. 

Harold Abrahams è un giovane ebreo che vuole sfruttare l'abilità nella corsa per sconfiggere i pregiudizi razziali.

Eric H. Liddell è un fervente cristiano, appartenente alla Chiesa scozzese, che corre per onorare un dei talenti che il Signore gli ha donato.

Abrahams e Liddell si incontrano per la prima volta nel 1923 in occasione di una gara che si risolve a favore del secondo.

Abrahams, allora, per migliorare la propria tecnica decide di affidarsi a un allenatore professionista ma questo gli costa le critiche dei rettori di Cambridge.

Ammessi a rappresentare la Gran Bretagna alle Olimpiadi di Parigi, Abrahams e Liddell riescono a regalarsi splendidi "momenti di gloria".

Conquistando l'oro dei 100 metri piani, Abrahams riscatta la delusione dei 200. 

Irremovibile nella decisione di saltare i 100 metri perché programmati di domenica, giorno che egli dedica esclusivamente al Signore, Liddell approfitta della generosità di un compagno di squadra per partecipare alla gara dei 400 metri e vincere la seconda medaglia d'oro per la Gran Bretagna. 

Riconoscimenti

Quattro Oscar (miglior film, miglior sceneggiatura originale, miglior colonna sonora e migliori costumi) su 7 candidature; un Golden Globe (miglior film straniero); 3 premi BAFTA (l'Oscar britannico) compreso quello al miglior film. 

Punti di forza

Cast: Ben Cross e Ian Charleston non hanno (ovviamente) le qualità atletiche ad Abrahams e Liddell ma si difendono bene anche in pista; Iam Holm con l'interpretazione dell'allenatore Sam Mussabini si è meritato la candidatura all'Oscar come miglior attore non protagonista. 

Temi trattati: "Momenti di gloria" tratta temi fondamentali come l'amicizia, la fede e il razzismo in modo profondo e delicato, usando sapientemente lo sport come metafora della vita. 

Colonna sonora: il tema principale di "Momenti di gloria" è usato come paradigma di una colonna sonora in grado di esaltare un film.

Slow motion: le scene al rallentatore di "Momenti di Gloria" sono considerate tra le più belle nella storia del cinema, non solo sportivo. 

Scena iconica: l'allenamento in riva al mare della squadra britannica.

La nostra opinione

Ci siamo chiesti perché "Momenti di gloria" ci sia piaciuto così tanto. La risposta è semplice: il film ha tutto ciò che serve per conquistare gli appassionati di sport e di cinema. Innanzitutto il film di Hudson ha il fascino della storia vera, della storia sportiva vera. 

Scorrendo i risultati delle gare di atletica di Parigi 1924 troverete i nomi di Harold Abrahams ed Eric Liddel: il primo vinse l'oro dei 100 e l'argento con la staffetta 4 x 100; il secondo conquistò la medaglia più pregiata dei 400 metri e il bronzo dei 200.

In secondo luogo, "Momenti di gloria" ha il pregio di rimandarci a una concezione per noi lontana dello sport e delle Olimpiadi: nello sport non esisteva il doping e le Olimpiadi riflettevano in pieno lo spirito di impegno e correttezza che aveva ispirato il barone De Coubertin. Degne di nota sono anche l'ambientazione storica e geografica: incastonati tra due guerre, gli anni Venti del secolo scorso hanno un fascino particolare, che in "Momenti di gloria" viene esaltato dai costumi e dai paesaggi.  Siamo onesti: a chi non viene voglia di correre vedendo la squadra britannica che si allena in riva al mare? Il legame tra Abrahams e Liddell ci accompagna per tutto il film ed entra di diritto nel novero delle grandi amicizie cinematografiche. In sostanza, si tratta della versione sportiva di amicizie come quelle tra Michael Taylor ed E.T., tra Parker Wilson e Hachiko o tra i protagonisti di film come "Il cacciatore", "Le ali della libertà" e " Thelma & Louise".

Dulcis in fundo, la colonna sonora: realizzato dal compositore greco Vangelis, il tema principale di "Momenti di gloria" ha avuto un successo addirittura superiore a quello del film e viene universalmente considerato come una sorta di inno delle Olimpiadi e, in generale, dello sport e dei suoi valori. Il brano di Vangelis è uno tra i più evocativi e accattivanti della storia del cinema.

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