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Oscar 2022, Italia a mani vuote

28 MARZO
NON SOLO SPORT

Per il cinema italiano la 94ª edizione dei Premi Oscar è stata avara di soddisfazioni: da Los Angeles non sono arrivate le notizie che speravamo.

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A Paolo Sorrentino non è riuscito il bis: già vincitore del premio Oscar per il miglior film in lingua straniera nel 2014 con "La grande bellezza", il regista campano sperava di ripetersi con "È stata la mano di Dio" ma il lungometraggio ambientato nella Napoli degli anni Ottanta si è arreso al giapponese "Drive my car".

Rimane così di quindici (abbiamo contato anche due film in cui l'Italia è stata coinvolta nella produzione) il numero di film italiani che hanno conquistato la statuetta più ambita del cinema.

Una piccola delusione - piccola perché ottenere una nomination all'Oscar è già un successo - è arrivata dai costumi, categoria nella quale l'Italia ha una grande tradizione, soprattutto grazie a Milena Canonero (vincitrice di 4 Academy Awards tra il 1976 e il 2015).

Candidato per i costumi di "Cyrano", Massimo Cantini Parrini si è arreso a Jenny Beavan, che ha trionfato con "Crudelia".

Niente da fare nemmeno per Enrico Casarosa: nella categoria miglior film d'animazione, il suo "Luca" non è riuscito a sovvertire i pronostici che davano per sicuro vincitore "Encanto", pellicola della Disney che prima dell'Oscar si era già aggiudicata il Golden Globe e il BAFTA.

Categorie più attese

Miglior film

Il premio per il Miglior film è andato a "I Segni del cuore - CODA".

Diretto da Sian Heder, "I Segni del cuore - CODA" è il remake del film francese "La famiglia Belier" e racconta la storia di Ruby (Emilia Jones), una ragazza di diciassette anni che è l'unica persona udente della sua famiglia e che è chiamata a scegliere se continuare ad aiutare genitori e fratello nel portare avanti la loro attività di pesca sulla costa del Massachusetts o coltivare il proprio sogno di cantante.

CODA, che è l'acronimo di Children of Deaf Adults, si è aggiudicato in tutto 3 Oscar (miglior film, miglior sceneggiatura non originale e miglior attore non protagonista) e ha superato la concorrenza di film di alto livello come "Il potere del cane" di Jane Campion, che si è rifatta con il premio alla miglior regia,  "Belfast" di Kenneth Branagh, che ha vinto l'Oscar per la miglior sceneggiatura originale, "Drive my car", miglior film straniero, e "Dune", film diretto da Denis Villeneuve che si è portato a casa 6 statuette nella categorie tecniche.

Miglior attore protagonista

Dopo averlo sfiorato con "Alì" e "La ricerca della felicità", Will Smith ha vinto l'Oscar come miglior attore protagonista grazie all'interpretazione di "King Richard", film di Reinaldo Marcus Green che racconta la storia delle due superstar del tennis, Venus e Serena Williams, e lo fa tramite la figura del padre-allenatore, Richard Williams.

Purtroppo, però, la statuetta vinta dal principe di Bel Air rischia di essere ricordata soprattutto per il pugno che Will Smith ha sferrato a Chris Rock, comico e presentatore che con una battuta di pessimo gusto aveva preso in giro il taglio di capelli di Jada Pinkett Smith, moglie di Will Smith, affetta da alopecia.

Miglior attrice protagonista

Attrice californiana nata nel 1977, Jessica Chastain ha vinto la statuetta come miglior attrice per il film "The Eyes of Tammy Feye", film di Michael Showalter che narra le vicende dei telepredicatori Tammy Faye Bakker e Jim Bakker, dalla clamorosa ascesa alla rovina passando per scandali di vario genere.

Una curiosità: nota per le proprie posizioni contro il bullismo e ogni tipo di discriminazione, Jessica Chastain, che nel dicorso di ringraziamento non si è dimenticata di tutte le persone che soffrono, figura tra gli investitori della squadra di calcio femminile Angel City Football Club.

I 50 del Padrino e i 60 di James Bond

Per celebrare i 50 anni de "Il Padrino" sul palco degli Oscar 2022 sono saliti il regista Francis Ford Coppola e due star del calibro di Robert De Niro e Al Pacino.

Per festeggiare nel miglior modo possibile i 60 anni di James Bond, la saga di 007 ha aggiunto un nuovo premio alla sua già ricca collezione: il brano di Billie Eilish,  No Time To Die, ha vinto il premio Oscar per la miglior canzone.

Ucraina nel cuore

La cerimonia degli Academy Awards ha deciso di prendere posizione anche sulla questione politica che sta devastando l’Est Europa.

Molti attori e attrici si sono presentati al Dolby Theatre di Los Angeles con spille e accessori che richiamavano i colori della bandiera dell’Ucraina.

Quando sul palco è salita l'attrice ucraina Mila Kunis sullo schermo dell’Academy Awards sono apparsi dei cartelli che invitavano a osservare un minuto di silenzio e chiedevano di supportare l’Ucraina in ogni modo possibile.

film, è stata la mano di dio, Sorrentino

film è stata la mano di Dio

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