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Alberto Tomba, dimentichiamoci il passato

23 MARZO
NON SOLO SPORT

Sono tanti gli attori che prima di tentare la carriera cinematografica hanno avuto una carriera sportiva di alto livello: uno lo conosciamo bene.

SPORT TODAY

Cominciamo dal Belpaese

Il protagonista di "Riso amaro" Raf Vallone vinse una Coppa Italia con la maglia del Torino.

Bud Spencer, nome d'arte di Carlo Pedersoli, è stato il primo italiano a nuotare in meno di un minuto i 100 metri stile libero.

Vittorio Gassman giocò nella nazionale universitaria di pallacanestro mentre Raoul Bova era un campioncino in piscina.

 

Trasferiamoci all'estero

Prima di affermarsi come "Conan il barbaro", Arnold Schwarzenegger era stato un grande culturista, vera e propria icona del movimento.

Il film “Lock & Stock - Pazzi Scatenati” ha lanciato le carriere cinematografiche dell'ex tuffatore Jason Statham e dell'ex calciatore Vinnie Jones.

Complice la stazza dei protagonisti, il wrestling e il basket hanno regalato al grande schermo campioni del calibro di André the Giant, Dwayne Johnson, John Cena, Michael Jordan, Shaquille O’Neal e LeBron James.

 

Qualche volta, però, nel passaggio dalle piste al set qualcosa va storto, anzi stortissimo.

 

Se non avete visto "Alex l'ariete" non guardatelo; se non avete visto "Alex l'ariete" ma avete un debole per il trash, dovete rimediare al più presto.

Su Youtube trovate i 111 minuti di un film che rimarrà nella storia del cinema italiano come una delle pellicole più imbarazzanti di sempre.

Il ragionier Ugo Fantozzi lo definirebbe una "cag... pazzesca", il pubblico lo ha ignorato e la critica lo ha distrutto.

 

Diretto da un maestro (e non siamo ironici) del cinema italiano come Damiano Damiani, "Alex l'ariete" è un film poliziesco del 2000 che narra le vicende di Alessandro "Alex" Corso, un carabiniere del GIS soprannominato l'"ariete" per le capacità di sfondamento durante le irruzioni.

 

Eccoci al dunque

Alex è interpretato da Alberto Tomba ovvero da uno dei più grandi atleti italiani della storia.

Capace di collezionare 50 vittorie in Coppa del Mondo e di conquistare una Coppa del Mondo generale e 8 Coppe di specialità, Tomba la "Bomba" è stato uno slalomista e gigantista eccezionale, che ha fatto incetta di medaglie tanto alle Olimpiadi che ai Mondiali.

Non solo: grazie allo stile aggressivo e al suo carattere estroverso, Tomba ha rivoluzionato il mondo dello sci affermandosi per oltre un decennio (dal 1986 al 1998) come uno dei personaggi più popolari d'Italia.

Quando scendeva l'Albertone nazionale, l'Italia si fermava; il 27 febbraio del 1988 persino la finale del Festival di Sanremo si collegò con Calgary per seguire le gesta del campionissimo emiliano.

 

Leggendario sugli sci, davanti alla cinepresa Albero Tomba si è rivelato un mezzo disastro, a volergli bene; la sua interpretazione in "Alex l'ariete" è semplicemente sconcertante.

A completare l'opera, contribuiscono Michelle Hunziker, che sfiora l'impresa di recitare peggio di Tomba, una regia distratta (non all'altezza del "vero" Damiani), una colonna sonora da videogioco e una sceneggiatura striminzita piena zeppa di scene senza senso fatte di poche inquadrature e  utili soltanto per allungare il brodo.  

 

Le scene cult?

 

1) La carrozzella che scivola verso il casolare in cui i carabinieri devono fare irruzione è una citazione (risibile) de "La corazzata Potemkin ".

3) La scena in cui il maresciallo offre ad Alex un risotto con le erbette è da brividi.

2) Quando incontra per la prima volta Leva (Michelle Hunziker), Alex, fingendo di consultare dei documenti sul tavolo, legge palesemente le battute dal copione.

4) Imperdibile lo spezzone girato in automobile in cui Leva urla che ha fame e Alex le risponde, senza alcun motivo, gridando.

5) Chiudiamo in bellezza: la scena in cui Alex indietreggiando mentre spara spacca una finestra è realistica come una banconota da 300 euro.   

 

In compenso, ci sono un paio di momenti in cui Tomba ci ha convinto: quando chiede a un benzinaio di controllare le gomme dell'auto; quando avverte Leva dei rischi che correrebbe se decidesse di vivere al suo fianco... ma questa scena è bella solo perché, finalmente, chiude il film.

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