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Agostino e Antonello, amici per sempre

3 FEBBRAIO
NON SOLO SPORT

Tra le più belle canzoni di Venditti c'è quella dedicata a Di Bartolomei.

SPORT TODAY

"Tradimento e perdono" è una splendida canzone d'amore di Antonello Venditti, una canzone toccante che il cantautore romano e romanista ha dedicato al suo vecchio amico Agostino Di Bartolomei, detto Ago o Diba.

Capitano della Roma del secondo scudetto, della Roma di Dino Viola e Nils Liedholm, del brasiliano vero Paulo Roberto Falcão e di quello di Nettuno Bruno Conti, del para-rigori Tancredi e del bomber Pruzzo, Agostino Di Bartolomei era un giocatore speciale: più veloce con il pensiero che con le gambe, spiccava per carisma, continuità di rendimento e intelligenza tattica.

Abilissimo tanto in difesa che a centrocampo, Di Bartolomei era un leader silenzioso e schivo, con un tiro potentissimo e un feeling con il gol degno di un attaccante.

Paragonato da un gigante del giornalismo sportivo come Gianni Mura a giganti del rettangolo verde come Beckenbauer e Scirea, Diba nel 1984 lascia la Roma ma si distingue anche con Milan, Cesena e Salernitana perché il ragazzo con la faccia perennemente malinconica a pallone ci sapeva fare davvero.

 

Appese le scarpette al chiodo, però, per Agostino le cose cambiano radicalmente: quel calcio che lo aveva fatto grande adesso lo respinge.

Trasferitosi nell'incantevole Castellabate, Di Bartolomei si allontana, anche fisicamente, da un mondo che non lo vuole più.

Oberato dai debiti e fallita sul nascere un'avventura in politica, Ago non riesce neppure a insegnare ai ragazzini ad amare il calcio senza prendere a modello alcuni dei suoi "capricciosi colleghi".

Il campione silenzioso si sente "in un tunnel senza fine" e decide di farsi da parte. Per sempre.

Non sapremo mai cosa lo spinse davvero, il 30 maggio del 1994, a spararsi un colpo di pistola al cuore ma sappiamo che la data non la scelse a caso: 10 anni prima, il 30 maggio del 1984, alla sua Roma non era bastato l'affetto dell'Olimpico per vincere la partita più importante della storia giallorossa.

Il Liverpool fu più bravo dal dischetto e così Ago, che pure il suo rigore lo aveva segnato, perse l'occasione di alzare al cielo della capitale la Coppa dei Campioni.

Gli amici però non muoiono mai e così il 30 maggio del 2007 Antonello Venditti scrive una canzone per Di Bartolomei e per altri personaggi illustri che non hanno saputo superare le loro fragilità.

Pubblicata nell'album "Dalla pelle al cuore", "Tradimento e perdono" racconta della disperazione di un campione dimenticato in fretta da quel mondo che prima lo aveva osannato e poi lo piange solo una volta che non c'è più.

Il tradimento, quello della gente verso il campione ma anche quello del campione verso la vita, non riguarda solo Di Bartolomei.

Venditti ricorda anche Luigi Tenco, "pieno di amici solo e lasciato lì", e Marco Pantani "e di un albergo nudo e lasciato lì era San Valentino, l'ultimo arrivo e l'hai tagliato tu".

L'appello al cielo, però, è riservato al suo Diba: "ricordati di me mio capitano/cancella la pistola dalla mano/tradimento e perdono fanno nascere un uomo/ora rinasci tu/quel sorriso sgomento anche se hai vinto/non mi tormenta più".

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