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MotoGP, Valentino Rossi e l'attacco di Razali: "Non lo ingaggerei di nuovo in Petronas"

30 NOVEMBRE
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Razlan Razali attacca frontalmente Valentino Rossi e l'ultimo anno in Petronas, scelta della quale ora si pente.

SPORT TODAY

A poche settimane dalla fine della carriera agonistica di Valentino Rossi continuano a susseguirsi gli attacchi al Dottore. Prima i suoi ex rivali in pista Stoner e Melandri, che ora alzano i toni solo quando Vale non corre più. Poi anche Razlan Razali, per tre anni in Petronas e ora che la casa malese ha lasciato il circus, titolare del nuovo team WITHU-Yamaha che ha esordito a Jerez nei testi di 10 giorni fa.

Il manager malese ora si toglie qualche sassolino dalla scarpa e attacca a muro duro Valentino Rossi, rimpiangendo la scelta di aver ingaggiato il pilota di Tavullia ad inizio anno:

"Se potessi tornare indietro accetterei la prima nuova offerta contrattuale di Petronas. Ma volevo negoziare per più soldi. E ad essere onesti: non avrei dovuto prendere Valentino Rossi! C’era sempre il presupposto che non avremmo avuto altra scelta che ingaggiare Valentino nel 2021. Pensavamo di essere sotto pressione Yamaha, invece non c’era nessuna pressione. Ma la decisione era stata già presa. Penso che Valentino si sia messo sotto pressione. I giovani piloti sono molto più veloci. Rossi ha fatto registrare tempi migliori rispetto al passato. Ma non era abbastanza. Voleva il successo, il suo cuore e la sua mente erano propensi, ma il fisico non era d’accordo".

Uno sfogo vero e proprio quello di Razali, che quest'anno dovrà fare i conti con un budget ridotto all'osso, personale scarso e una coppia di piloti tutta da testare, ovvero Andrea Dovizioso e Darryn Binder.

Valentino Rossi

Getty ImagesValentino Rossi

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