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Raikkonen alza la voce: “Piloti semplici impiegati, alla F1 non interessa la nostra opinione”

7 GENNAIO
MOTORI/FORMULA-1

Il finlandese, ritiratosi ad Abu Dhabi lo scorso dicembre, ha sottolineato come i pareri e il peso dei piloti non abbiano alcuna rilevanza.

SPORT TODAY

È un’accusa piuttosto grave quella mossa da Kimi Raikkonen al mondo della Formula Uno, reo secondo l’ex pilota finlandese di non tenere affatto in considerazione le opinioni e i consigli forniti dai protagonisti del circus.

“In 20 anni certi aspetti sono cambiati, sono arrivati ad esempio i social media, ma è un aspetto che coinvolge tutto il mondo, non solo la F1” ha esordito il nativo di Espoo ai taccuini di Sport Bild.

“Noi piloti siamo come i meccanici, dei semplici impiegati. Alla F1 non interessa la nostra opinione, se ci piacciono o meno le decisioni che vengono prese o i regolamenti adottati. Ci sono dei regolamenti e vanno rispettati, piaccia o non piaccia” ha proseguito duro Raikkonen prima di focalizzarsi sui cambiamenti che hanno interessato il circus negli anni della sua carriera.

“Ora le vetture sono molto più affidabili, quello sì, quando ho iniziato era come scommettere in un casinò. Non sapevi mai sarebbe potuto succedere la domenica, o in che condizioni ti saresti trovato a guidare. Nella fase finale della mia carriera si sono aggiunte un po’ di gare in nuovi Paesi, ma alla fine il fulcro della categoria resta sempre lo stesso, ovvero guidare in cerchio il più velocemente possibile”.

L’ex portacolori dell’Alfa Romeo ha quindi rivelato quale sia il suo rapporto con le quattro ruote ora che si è ritirato.

“Rispetto sempre i limiti anche perché in Svizzera la tolleranza è di soli sei km orari. Quindi cerco di fare molta attenzione. Ad ogni modo guido raramente e soltanto quando è strettamente necessario” ha chiosato con fare rilassato Raikkonen.

Kimi Raikkonen

Getty ImagesKimi Raikkonen

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