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Michele Alboreto: 20 anni fa l'addio del milanese amato dal Drake

25 APRILE
MOTORI/FORMULA-1

Enzo Ferrari lo scelse per la Rossa, riportando indietro l'orologio di decenni: ma il milanese scrisse la storia anche in un'altra maniera.

SPORT TODAY

Il 25 aprile 2001 il mondo si fermò e precipitò nello sconforto e nel cordoglio per la scomparsa di uno degli sportivi più amati di tutti i tempi. E non solo per la Formula 1, ma per tutto lo sport. Michele Alboreto, l'ultimo italiano vincente al volante di una Ferrari, era morto.

Milanese di nascita, ma monzese per crescita professionale, Alboreto non aveva mai smesso i panni del pilota anche dopo l'amaro addio alla Formula 1. Correva infatti per l'Audi, e nel provarne un prototipo al Lausitzring fu coinvolto in un incidente che gli costò la vita.

La sua scomparsa gettò un'ombra oscura sul Circus, cui tanto Alboreto aveva dato, ricevendo in cambio forse meno rispetto a quanto si meritasse. Sin dai suoi primissimi anni in Formula 1, al volante di una Tyrrell che anche grazie a lui tornò alla vittoria dopo anni bui (Las Vegas 1982, Detroit 1983). Poi la Ferrari.

E a Maranello Alboreto riportò un clima assente da decenni: quello di un talento tutto italiano, scelto personalmente da Enzo Ferrari, e nuovamente in grado di giocarsi un mondiale. Purtroppo però il 1985 andò male, con un tracollo nella seconda metà di stagione a causa di alcune proverbiali turbine che piantarono in asso il campione meneghino spianando la strada alla McLaren di Alain Prost.

Poi i problemi con Barnard, l'esplosione di Berger, il corteggiamento della Williams mai andato in porto (con tanto di mondiale poi vinto proprio in quell'anno da Piquet). Il ritorno alla Tyrrell, con podio in Messico e licenziamento qualche gara dopo per problemi di sponsor. La Larrousse, la Footwork, la Scuderia Italia. E la Minardi, con quel sesto posto a Monaco 1994 che fece capire quanto Alboreto ancora avesse da dare a una Formula 1 che stava per lasciare.

Rimase però pilota per sempre, fino all'ultimo giorno. Lasciando una scia, con il suo sorriso, i modi sempre garbati, il fare da signore di altri tempi, che nessuno dimenticherà mai.

Michele Alboreto

Getty ImagesMichele Alboreto in tuta Ferrari prima dell\'inizio del GP di Germania 1985

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