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Il mondo della F1 continua a regalare colpi di scena, così dopo la logorante attesa per conoscere la classifica finale del GP di Singapore e dopo la punizione-lampo inflitta a Charles Leclerc a Suzuka, che ha fatto scattare la festa di Max Verstappen per il secondo titolo mondiale piloti consecutivo, ecco arrivare un nuovo, inatteso ribaltone circa l’ordine d’arrivo del GP degli Stati Uniti.
Attraverso una nota ufficiale, seguita ad una lunghissima riunione tra il Collegio dei Commissari Sportivi in servizio ad Austin e i rappresentati dei team Haas e Alpine, Formula 1 ha comunicato l'inammissibilità del reclamo presentato da Haas e al contempo l’accoglimento del ricorso di Alpine, ristabilendo così la settima posizione conquistata da Fernando Alonso nel GP di Austin.
Cancellata quindi la penalità di 30” che era stata inflitta all’asturiano, precipitato quindi al 15° posto dell’ordine d’arrivo, dopo il pauroso scontro con Lance Stroll, che aveva causato la perdita dello specchietto retrovisore destro della monoposto di Alonso.
La Alpine aveva quindi proseguito la gara senza le necessarie condizioni di sicurezza, ma il reclamo della Haas è stato presentato con 24 minuti di ritardo rispetto al consentito e inoltre la direzione gara non aveva comunicato ad Alonso il danneggiamento della monoposto.
GettyAlonso