_atrk_opts = { atrk_acct:'ryZiw1Fx9f207i', domain:'sport-today.it',dynamic: true};(function() { var as = document.createElement('script'); as.type = 'text/javascript'; as.async = true; as.src = 'https://certify-js.alexametrics.com/atrk.js'; var s = document.getElementsByTagName('script')[0];s.parentNode.insertBefore(as, s); })();
(function(w,d,s,l,i){w[l]=w[l]||[];w[l].push({'gtm.start': new Date().getTime(),event:'gtm.js'});var f=d.getElementsByTagName(s)[0], j=d.createElement(s),dl=l!='dataLayer'?'&l='+l:'';j.async=true;j.src= 'https://www.googletagmanager.com/gtm.js?id='+i+dl;f.parentNode.insertBefore(j,f); })(window,document,'script','dataLayer','GTM-T4S39TC'); grecaptcha.ready(function() { grecaptcha.execute('6LeaCm0lAAAAAJk-8YrUcXgyA81YOGqyzEgCTWkN', {action: 'pageview'}).then(function(token) { var score = token.score; var dataLayer = window.dataLayer || []; dataLayer.push({ 'reCaptchaScore': score }); }); });Toto Wolff non lascia, anzi: rinnova e torna più carico che mai. Il team principal Mercedes ha annunciato infatti di recente il proprio rinnovo fino alla fine del 2026: «Sono da tanto tempo azionista, con un posto nel board, e questo non cambierà a prescindere dal ruolo più o meno esecutivo che avrò dopo il 2026. Ma da undici anni sono responsabile di tutte le attività sportive Mercedes, oltre a essere team principal in F1. Vincere è l’unico ritorno che gli azionisti vogliono dal loro investimento, e io lavoro per riuscirci. Non resterei se non fossi sicuro di dare il massimo. C’è stato un momento nel 2020, dopo aver conquistato così tanti Mondiali, in cui mi sono fatto una domanda, che era una domanda di vita: vuoi restare in F1 o tornare nel mondo della finanza? Ho capito che il mio posto è qui» ha detto Wolff alla Gazzetta dello Sport.
È più motivato che mai Toto Wolff, a partire dalle aspettative per la prossima stagione fino ad arrivare a quelle per il 2026, anno in cui è previsto un sostanziale cambio di regolamento: «Ciò che stiamo facendo ora è formare l’organizzazione che verrà. Abbiamo un Everest da scalare contro la Red Bull, e Ferrari e McLaren sono molto forti, ma nel radar c’è già il 2026: carburante sostenibile, power unit e aerodinamica totalmente diverse. La parte più stimolante è far parte di un gruppo in trasformazione per tornare a vincere».
Davanti a tutti ancora la Red Bull, ma chissà che qualche altra scuderia non possa tirare fuori il coniglio dal cilindro già dalla prossima stagione: «Piazzare tutte le energie sul 2026 è pericoloso: in passato alcuni team l’hanno fatto e hanno fallito. Bisogna viaggiare sempre al massimo, perché si impara. La Red Bull è avanti in termini di pacchetto, pilota compreso, ma è bello provare a batterli già nel 2024 o la stagione seguente. Non puoi iniziare un anno dicendo che non vincerai» spiega Toto Wolff. «Si riparte comunque da zero e si è visto con la McLaren che salto in avanti si può fare, tutto è possibile. Chi ha girato al simulatore mi ha detto che quella nuova non sembra la monoposto degli ultimi due anni. Vuol dire poco ma vedremo cosa succederà. Si fallisce e ci si rialza, più volte se necessario».
Il tutto con una certezza che risponde a un nome e un cognome: Lewis Hamilton. Sette titoli mondiali e record su record battuti. Per questo Wolff non ha dubbi, è ancora l’inglese il più forte di tutti. «La sua abilità è di un livello superiore. Se gli daremo una buona vettura di cui può fidarsi può tornare davanti a tutti. E i dubbi, in chi vive di performance elevatissime, sono necessari: interrogarsi spesso è una parte importante del carattere, che aiuta a migliorare e crescere. Tutta la gente straordinaria che ho incontrato nella vita è fatta così».
Getty ImagesToto Wolff