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Hamilton vuole continuità dopo il ciclo d’oro a Brackley, ma anche qualcuno con cui possa ritrovarsi immediatamente a casa in Ferrari. Uno dei due uomini fidati è Bono, alias di Peter Bonnington: ingegnere di pista di Lewis da anni, sono celebri i loro scambi via radio. L’altra figura è invece quella di Andrew Shovlin, direttore dell'ingegneria di pista Mercedes. Sarebbe un’idea intelligente, simile a quanto fatto anni fa da Schumacher che nel momento del suo arrivo a Maranello portò con sé Ross Brawn, direttore tecnico, e Rory Byrne, progettista. Inevitabile specificare come a oggi ci siano intorno alla vicenda più dubbi che certezze, ma in dodici mesi ogni scenario può essere ribaltato.
Filtra intanto qualche indiscrezione sulla reazione di Charles Leclerc e del suo staff. Fresco di rinnovo, il monegasco pensava di essersi finalmente cucito addosso i gradi di capitano in Ferrari. Prima aveva detronizzato Vettel, poi ristabilito le gerarchie con Sainz. La prossima stagione sarà per questo decisiva per accogliere Hamilton subito in una posizione di vantaggio, altrimenti si ripartirà da zero e con il fiato sul collo di un sette volte campione del mondo. In palio c’è il ruolo di prima guida e, chissà, magari un giorno di principale candidato al titolo.
Getty ImagesLewis Hamilton a colloquio con Charles Leclerc