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In vista del documentario ‘L’Aviatore’, per celebrare i 40 anni della scomparsa di Gilles Villeneuve, il team principal della Ferrari Mattia Binotto ha analizzato un paragone che spesso si fa tra Gilles Villeneuve e Charles Leclerc: “Gilles è stato un pilota coraggioso, sempre di traverso e al limite. Parlare di tattica e strategia con lui non aveva significato ed Enzo Ferrari si era innamorato di questo. Nel confronto con oggi, per fortuna mia non devo gestire uno come Gilles. Oggi con i piloti è più facile, capiscono cosa sia la strategia, come gestire le gomme, sono tutti vocaboli che usano e comprendono.
Spesso si paragona Gilles a Charles - prosegue Binotto -, ma c’è una grossa differenza nel confronto con oggi, ossia i rischi che si prendevano questi ragazzi. Si sedevano in mezzo al muso e un incidente poteva portare via gambe e piedi. Oggi la sicurezza è cresciuta in modo estremo in Formula 1 per fortuna e in questo cammino la Ferrari è stata molto attiva. Se Gilles avesse corso con le vetture odierne, non sarebbe mancato. Questo è un tributo anche alla Formula 1 per come è cresciuta e alla Ferrari che ha sempre collaborato. È un bene che la Formula 1 cresca e che i piloti di oggi siano di generazioni diverse, sarebbe come confrontare calciatori di epoche diverse, e questo non ce lo dobbiamo dimenticare”.
Infine, Binotto ha sottolineato l'importanza di Gilles Villeneuve, che ha contribuito ad accrescere il motto ‘Essere Ferrari’: “#EssereFerrari è la nostra visione. Lo abbiamo lanciato per la prima volta con la presentazione della vettura 2019 e oggi ce l’abbiamo ovunque, sulle pareti, sulle divise dei piloti, sull’auto. #EssereFerrari è il nostro modo di essere ed è quello che vogliamo rappresentare, comunicare e alimentare. Siamo una squadra unica, quella che ha vinto più di tutti. Quando lo abbiamo lanciato abbiamo pensato anche a Gilles, perché lui rappresenta #EssereFerrari per passione, coraggio e voglia. Perché in #EssereFerrari si parla di essere e quando uno ricorda Gilles pensa a come si comportava e come guidava. Aveva vinto solo sei gare, in fondo poche, però pochi altri come lui hanno alimentato una leggenda”, ha concluso Binotto.
Getty Imagesleclerc, binotto