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La nuova monoposto messa a punto dal Cavallino è la punta di diamante del lavoro di ingegneri, telaisti, aerodinamici e degli spunti dei piloti che dalla pista hanno fornito dati interessanti. L'effetto suolo e il limitato porpoising premiano la Rossa e fanno festeggiare Binotto e i suoi, che a Jeddah nel prossimo fine settimana proveranno a ripetersi. Il buon lavoro della Ferrari si è poi tradotto anche negli ottimi risultati delle "affiliate" Alfa Romeo e Haas che hanno chiuso in top 10, a significare che quanto studiato per il motore è più che soddisfacente.
Eppure proprio dalla power unit potrebbe presto arrivare una novità importantissima. Secondo i rumors che aleggiano nel paddock la Ferrari avrebbe corso a Sakhir con un motore ben al di sotto del suo potenziale reale, per evitare problemi di affidabilità. La potenza verrà gradualmente aperta nei prossimi GP, dando a Leclerc e Sainz una F1-75 ancor più veloce e stabile.
Secondo quanto raccolto dal Corriere dello Sport i tecnici di Maranello hanno optato per questa scelta per non avvicinare in alcun modo i limiti di affidabilità prima di averli ben individuati: "Probabile che la seconda power unit dell’anno possa debuttare già tra quattro o cinque gare, una volta messa in sicurezza l’affidabilità con una specifica evoluzione”.
Non resta dunque che attendere gli sviluppi del lavoro del Cavallino Rampante che fa già sognare i tifosi e fa sperare nel ritorno della Ferrari nei posti che contano nel Mondiale di F1, lì dove si lotta per il titolo.
Getty ImagesCharles Leclerc