Anni avari di successi ma molto ricchi da un punto di vista umano. Così descrive il suo periodo in Ferrari Sebastian Vettel, neo pilota dell'Aston Martin. Soprattutto il 2020 è stata un'annata veramente dura dal punto di vista dei risultati in pista, e il divorzio annunciato ad inizio stagione non può certo avere contribuito a motivarlo ulteriormente. Ciononostante, il tedesco non si è abbattuto e anzi ha tutta la voglia di dimostrare che quest’anno sia stata solo un’infelice parentesi.
Queste le sue parole sugli anni in Rosso, espresse in un’intervista a Sportbuzzer :
"Io sono autocritico, sempre. Quando si è autocritici, si hanno sempre dei dubbi. Ripeto: non ho dimenticato come si guida, ma voglio analizzare il motivo per cui non sono stato in grado di esprimere il 100% quest’anno. Ci sono stati sicuramente degli errori da parte mia, penso all’approccio, o anche al modo in cui si parla a una persona, alle priorità che hai. Per quanto possa essere frustrante, penso che faccia parte della vita. Questi anni in Ferrari mi hanno plasmato. Certo, non abbiamo trovato grandi successi, piuttosto sono stati sei anni di alti e bassi. Ma entrambi non esistono senza l’altro: non ci sono alti senza bassi né bassi senza alti".
La cosa più importante, per Vettel, è stato il lato umano:
"Naturalmente a caldo c’è un po’ di delusione perché non siamo riusciti a raggiungere gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Ma ormai questi sono i risultati, e ci sono due modi per superarli: o molli oppure torni più forte. La prima opzione non esiste nemmeno per quanto mi riguarda. Sono il tipo di persona che guarda sempre avanti e prende quanto di positivo possa esserci da un rapporto. Non direi di avere rimpianti, piuttosto credo di avere imparato molto da questi anni, soprattutto nelle relazioni con le persone. Sono insegnamenti che mi porterò dietro per tutta la vita, non solo in Aston Martin".
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