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F1, Todt: "Deluso dai tifosi a Monza e dalla farsa di Spa"

11 SETTEMBRE
MOTORI/FORMULA-1

Il presidente Fia: "Servono 12 squadre e affronteremo il tema dei motori ibridi".

SPORT TODAY

La F1 torna in Italia e il presidente Fia Jean Todt non si aspettava così pochi tifosi sugli spalti: “Perché così poco pubblico a Monza? Durante le qualifiche di venerdì sono rimasto deluso guardando le tribune”. Tante le motivazioni, dal Covid al costo dei biglietti, tanto che il futuro del GP d’Italia sembra di nuovo a rischio: “Sarei deluso se non ci fosse almeno una gara in Italia nel calendario di Formula 1 dei prossimi anni. Ma è una domanda da rivolgere a Stefano Domenicali”.

L'ex capo del Cavallino negli anni dei trionfi di Michael Schumacher ha analizzato la stagione di F1 in corso: “Abbiamo un campionato avvincente, con il duello incerto fra due piloti, senz’altro meglio del dominio unico delle ultime stagioni della Mercedes. La Ferrari lotta per il terzo posto fra i costruttori con la McLaren. Nei prossimi anni, con i nuovi regolamenti a partire dal 2022, mi auguro che vi siano quattro o cinque team a contendersi il Mondiale. La terza macchina per i rookie? Se ne parla da sempre. Io ritengo che servirebbe più spazio per i giovani, la F1 dovrebbe avere dodici squadre, e così ci sarebbero quattro posti in più”.

Peccato per la farsa di Spa-Francorchamps: “È dispiaciuto anche a me - ammette Todt -. Ho passato quattro ore seduto comodamente, davanti alla tv, al contrario di quei poveri tifosi sulle tribune che avevano anche pagato. Ma la corsa non poteva disputarsi, anche se si può criticare il fatto che siano stati assegnati i punti senza una competizione vera. Quali critiche sarebbero arrivate, se avessimo dato il via sotto la pioggia e ci fosse stato un incidente con dieci macchine coinvolte e piloti feriti oppure peggio? Le macchine di oggi, con le gomme così larghe, non possono essere guidate in condizioni di bagnato estremo. Inoltre sia i piloti sia la società non accetterebbero più quello che veniva accettato venti anni fa in termini di rischio per la vita. Per il regolamento 2025-2026 bisogna pensare a delle monoposto che possano essere guidate anche in queste condizioni”.

Todt ha parlato anche dei motori ibridi: “Domani avremo un’importante riunione con i Costruttori, ci saranno anche John Elkann (Ferrari), Luca De Meo (Alpine-Renault) e Ola Kallenius (Mercedes), per fare il punto della situazione. Un’altra emissione di anidride carbonica non è più accettabile. Serve una soluzione urgente per la Formula 1 e le categorie inferiori, un passo intermedio verso la mobilità sostenibile del futuro. La strada è l’ibrido con benzine ecologiche”. 

Per Todt questa sarà l’ultima Monza da presidente della Fia: “Il 17 dicembre scade il mio terzo mandato, dopo 12 anni alla guida della Federazione, e poi sparirò perché non voglio essere un ex presidente ingombrante. Sarò impegnato in tante attività, fra cui quella di inviato speciale delle Nazioni Unite per la sicurezza stradale nel mondo, e poi vorrei finalmente dedicare più tempo alla mia famiglia. Il documentario di Netflix su Schumacher? Non l’ho ancora visto, ma voglio guardarlo. Sono felice che la gente ami Michael e chieda notizie di lui, ma allo stesso tempo rispetto la privacy chiesta dalla famiglia. Divulgare dettagli in più sul suo stato di salute, non cambierebbe niente. Michael ha sempre voluto difendere la sua vita personale”.

Jean Todt

Getty ImagesJean Todt

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