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F1, Masi avvisa Verstappen: “Possiamo infliggere penalità e togliere punti”

9 DICEMBRE
MOTORI/FORMULA-1

Il Direttore di Gara ha voluto ricordare che, in caso di scorrettezze nell’ultimo atto del mondiale, i regolamenti potranno consentirgli di agire sulla classifica dei due contendenti iridati.

SPORT TODAY

È tutto pronto ad Abu Dhabi per l’ultimo episodio del duello iridato tra Verstappen e Hamilton, arrivati a giocarsi il titolo mondiale all’ultima gara con gli stessi punti in classifica come Fittipaldi e Regazzoni nel 1974.

La speranza, dopo quanto accaduto a Gedda, è che i due diano vita a una battaglia legale senza commettere scorrettezze l'uno ai danni dell’altro. Un incidente tra i due però è comunque pur sempre una variabile da tenere in considerazione e, in tal caso, a trarne giovamento (è bene saperlo) sarebbe Verstappen.

L’olandese infatti, se il mondiale dovesse terminare con entrambi i piloti a pari punti, avrebbe la meglio per il maggior numero di vittorie ottenute in stagione (9 contro 8), una situazione questa che ha già indotto i più maliziosi a pensare che Max possa scontrarsi volontariamente con Hamilton per metterlo fuori gioco e laurearsi così campione del mondo.

A zittire queste infondate insinuazioni ci ha pensato nelle ultime ore Michael Masi che ha ribadito come abbia la facoltà, in caso ravvisasse comportamenti scorretti da una o entrambe le parti in gioco, di decidere a posteriori il duello mondiale infliggendo le sanzioni del caso.

“Io non posso controllare le loro azioni, solo loro possono. Ma i regolamenti ci permettono di infliggere delle penalità, siano esse di tempo o sulla griglia di partenza. Inoltre, il Codice Sportivo Internazionale consente ai Commissari di squalificare un pilota o privarlo di punti in campionato. Quindi sì, Max potrebbe vedersi sottrarre dei punti, lui come qualsiasi altro team. Speriamo chiaramente che non sia necessario, ma è uno degli strumenti a disposizione. Ricorderò tutto questo ai team e ai piloti” ha dichiarato il quarantaduenne Direttore di Gara.

“Anche se potranno non ammetterlo, i piloti nel loro intimo sanno bene cosa è legale, cos’è considerato corretto, cos’è considerato duro ma corretto e cosa no. Ogni incidente è trattato separatamente. Ciò che può sembrare simile, non è necessariamente identico. C’è un sentore comune che io sia il responsabile delle sanzioni, ma in realtà sono accordate da un collegio indipendente di commissari, che decidono se ci sono gli estremi per una penalità” ha continuato un Masi la cui speranza, sostanzialmente, è una sola.

“Spero che la lotta mondiale non sarà decisa nell’ufficio dei Commissari. Ma sta ai due ragazzi in pista. Sta a loro e a nessun altro”.

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