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F1, Leclerc riceve il Premio Bandini: "A Silverstone il mio ultimo podio, in Ferrari sono sereno"

13 LUGLIO
MOTORI/FORMULA-1

Grande onore per Charles Leclerc, che riceve il Premio Lorenzo Bandini e, a Sky Sport, racconta del momento Ferrari e del weekend britannico di Silverstone.

SPORT TODAY

Il pilota Ferrari Charles Leclerc ha ricevuto oggi il Premio Lorenzo Bandini, istituito nel 1992 in memoria dell'omonimo pilota. Il trofeo viene assegnato a una figura di spicco del mondo delle Formula 1. Nel 2019 il premio era andato all'italiano Antonio Giovinazzi. 

Ai microfoni di Sky Sport, Charles si è detto molto onorato di ricevere questo premio, che in passato è andato a tanti piloti di valore, come Schumacher, Raikkonen o Alonso:

"Sono molto onorato di ricevere questo premio. Rappresenta tanto, lo so, e ora tocca a me dare il meglio in pista. Ci sono tanti campioni che hanno ricevuto questo premio. Per quanto mi riguarda c’è ancora tanto lavoro da fare, stiamo facendo fatica in questo momento ma noi diamo sempre tutto. Fa comunque piacere ricevere questi riconoscimenti, specie in periodi non così facili, mi motiva ancora di più anche se non ho bisogno. È sempre bello quando dall’esterno riconoscono che stai facendo un buon lavoro e dando il meglio. Io continuerò a spingere e speriamo di tornare a casa dal Gp di domenica con un buon risultato".

Per poi passare a parlare del momento Ferrari e delle speranze di andare a podio nel weekend di Silverstone:

"Lì ho ottenuto il mio ultimo podio l'anno scorso. Sicuramente è passato tanto tempo, ma da allora c’è stato un miglioramento. Stiamo andando nella strada giusta, ho tanta fiducia nel mio team e sono contento di come stiamo procedendo. Il podio in questo weekend forse è troppo ottimista, ma non si sa mai, se ci sarà la possibilità ne approfitterò. In Ferrari sono sereno, c’è una buona sinergia con Carlos, stiamo lavorando bene insieme e credo nel progetto. Stiamo tutti dando il massimo".

Continuando, prima a Leclerc viene chiesto se, a 23 anni, si sente ancora un "giovane" per la F1:

"Da un lato mi sento come un ragazzo di 23 anni, nella mia vita privata sono un ragazzo normale, dall’altro lato ho acquisito esperienza in F1 e gara dopo gara mi sento un pilota cresciuto".

Infine, un momento di svago parlando della nazionale italiana di calcio, e spera in una sorta di parallelismo tra le vicende di Euro 2020 e la Ferrari:

"Io ero a Monaco durante la finale e anche lì c'era la 'pazzia' italiana. C’è anche qualche video mio che salto e festeggio. È stato tutto bellissimo, l’emozione e lo sport in generale fanno parte del dna italiano. Noi siamo qui per fare lo stesso con la Ferrari. Credo che il 2022 possa essere una buona opportunità. La macchina cambierà del tutto e ci sarà occasione per la Ferrari di far bene. Vedremo come andrà e cosa servirà per vincere. La squadra è sicuramente importantissima, è tutto. Noi guidiamo la macchina e siamo davanti alle telecamere, ma chi sta a Maranello fa ancora di più la differenza e noi siamo tutti uniti per lottare per gli obiettivi".

Charles Leclerc

Getty ImagesCharles Leclerc

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