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F1: Leclerc e la strategia Ferrari per il Gp di Monza

9 SETTEMBRE
MOTORI/FORMULA-1

Il monegasco ha confermato che la Rossa "giocherà" sulla difensiva a Monza

SPORT TODAY

Il calendario della Formula Uno questo weekend proprone un Gp storico, mitico e importante per la Rossa. Monza è infatti da sempre, la casa della Ferrari. Difficilmente però la scuderia di Maranello sarà padrona del GP: passi avanti positivi ne sono stati fatti parecchi, ma altri ne mancano per essere di nuovo assoluti protagonisti del circus.

Al momento Mercedes e Honda hanno una marcia in più, ed è anche per questo che quasi certamente le Rosse saranno sulla difensiva fino a domenica e il rischio è che McLaren possa riprendersi subito quanto perso a Zandvoort e mettere la freccia in classifica costruttori. Charles Leclerc non vuole essere così pessimista ma sa bene che al Tempio della Velocità occorrerà alzare la guardia.

“Credo che sarà un weekend difficile date le caratteristiche della pista in relazione alla nostra macchina. Però abbiamo avuto più di una sorpresa quest’anno dove non ci aspettavamo di essere così competitivi. Daremo tutto, dal primo all’ultimo chilometro, con la speranza di regalare e regalarci una gioia, anche se sulla carta questo non è il miglior circuito per la Ferrari. Siamo consapevoli di aver fatto un passo indietro dopo il 2019 ma da quel momento in poi abbiamo sempre lavorato nella giusta direzione. Questo mi rende fiducioso sul futuro. Stiamo migliorando da tempo e non ci sono ragioni per pensare di invertire la tendenza andando verso il 2022. Credo nel progetto Ferrari, non ho mai dubitato, mai perso entusiasmo“, ha detto il monegasco in un’intervista al Corriere della Sera.

L’anno scorso arrivò uno schianto tremendo alla Parabolica, figlio anche dei problemi della vettura. Tuttavia Leclerc è un pilota che guida sopra i problemi e le possibilità di una macchina, talvolta eccede il limite e sbaglia, come anche nelle qualifiche di Monte Carlo, quando ha buttato al vento la possibilità di una pole position: “So quali sono i miei punti deboli e ci sto lavorando in continuazione, ogni volta che commetto un errore dedico tanto tempo all’analisi e alla riflessione, cerco di capire con la massima esattezza da dove viene un comportamento sbagliato. Poi, come molti altri piloti, sono convinto di avere a disposizione il potenziale per emergere. 

Qualche volta mi lascio andare, la voglia di fare meglio mi porta a commettere un errore. È un difetto che si è visto, credo. Nei momenti più difficili ho cercato di combinare qualcosa di speciale, di diverso da ogni altro pilota, di azzardare qualcosa che altri non riescono a fare. Però c’è una cosa che voglio dire: sono sempre cresciuto di fronte a una valutazione sbagliata. Il prezzo è alto anche perché sei un pilota di F1 e della Ferrari, ma è parte del gioco. Prendere un rischio estremo cercando di guadagnare qualche decimo comporta la possibilità di ottenere il risultato opposto, di perdere terreno invece di progredire“, ha concluso il #16.

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