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F1, Latifi rivela: “Minacciato di morte dopo Abu Dhabi”

21 DICEMBRE
MOTORI/FORMULA-1

Il canadese ha risposto per la prima volta agli insulti e le minacce ricevute dopo i fatti di Yas Marina.

SPORT TODAY

È shoccante quanto accaduto a Nicholas Latifi dopo il Gran Premio di Abu Dhabi, ultima prova del mondiale di Formula Uno in cui l’alfiere della Williams, col suo incidente, ha involontariamente indirizzato il titolo verso Max Verstappen.

In seguito all’accaduto infatti il canadese è stato vittima di pesanti insulti e minacce via social, esternazioni alle quali il classe 1995 di Montreal ha finalmente trovato la forza e il modo di replicare pubblicamente

“Ho ricevuto migliaia di messaggi sui miei account di social media – pubblicamente e in privato. La maggior parte è stata di supporto, ma c’è stato anche molto odio e abuso” ha rivelato sui suoi canali ufficiali Latifi.

“Ho cercato di capire quale fosse il modo migliore per gestire la cosa. Ignoro e vado avanti? O affronto il problema più grande che è tristemente una realtà quando si usano i social media? Usare i social per attaccare qualcuno con messaggi di odio, abuso e minacce di violenza è scioccante” prosegue il canadese nella sua riflessione.

“Non appena è finita la gara, sapevo come le cose sarebbero potute andare sui social media. Ho pensato che sarebbe stato meglio cancellare Instagram e Twitter dal mio telefono per qualche giorno, e questo la dice lunga su quanto possano essere crudeli i social. Questi messaggi non sono stati una sorpresa per me, ma mi ha scioccato il tono estremo dell’odio, degli abusi e persino delle minacce di morte che ho ricevuto” ha ammesso Latifi

“Ho le spalle larghe, ma molti dei commenti che ho ricevuto la scorsa settimana hanno superato il limite. Mi preoccupa come qualcun altro potrebbe reagire se ricevesse questo tipo di abusi. Gli eventi dell’ultima settimana mi hanno fatto capire quanto sia importante lavorare insieme per fermare tutto questo e per sostenere chi riceve questi messaggi. Mi rendo conto che è improbabile che io convinca coloro che hanno agito in questo modo nei miei confronti a cambiare i loro modi, ma è giusto denunciare questo tipo di comportamento e non rimanere in silenzio” ha chiosato il pilota chiaramente ferito dall’accaduto.

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