F1: la consapevolezza di Sainz sul suo talento

Non ha mai avuto una carriera in discesa Carlos Sainz che nel corso degli anni ha sempre dovuto dimostrare di che pasta era fatto.

Prima con Max Verstappen, poi con Nico Hulkenberg, Lando Norris e oggi è il turno del compagno di squadra, Charles Leclerc in Ferrari. Tutti confronti con piloti di acclarata e cristallina qualità che l’hanno visto sempre emergere o comunque cadere in piedi, senza mai essere surclassato. In McLaren, ad esempio, Carlos l’ha spuntata nel confronto interno con quel Norris che quest’anno sta facendo vedere i sorci verdi a Ricciardo.

Ma quali sono le caratteristiche del madrileno? E' sicuramente un pilota di passo e sostanza, martellante in gara, magari non così incisivo sul giro secco, lo spagnolo che in questo suo primo anno in Ferrari è già salito due volte sul podio (secondo a Montecarlo e terzo a Budapest) è convinto di non essere inferiore a nessuno e di potersela giocare con chiunque.

Quando ti chiama la Ferrari per firmare significa che in carriera hai fatto qualcosa di positivo. Mi sono sempre sentito apprezzato da tutte le scuderie con le quali ho lavorato, anche quando ci siamo lasciati. A volte non capisco perché la gente pensi che io sia un gradino sotto, sinceramente non ho mai avuto la sensazione di essere inferiore a qualche mio compagno di squadra chiunque esso sia, Max, Lando, Nico o Charles, né ho mai pensato di non poter fare ciò che fanno loro – le parole dell’alfiere del Cavallino in una intervista ad Auto Motor und Sport – Ho sempre battuto i miei compagni o li ho spinti al limite. Questo per me è un successo. Veratappen, Norris e Leclerc sono tra i migliori piloti in circolazione e io amo correre contro di loro. Lavorare con loro mi ha reso un pilota migliore e competere contro piloti così validi mi ha dato la sicurezza di potermela giocare contro chiunque. Se mi integro bene nel team e trovo l’assetto giusto non ho paura di nessuno”. 

getty imagesgetty images