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F1, Hakkinen contento che il mondiale non sia finito con la Safety Car

15 DICEMBRE
MOTORI/FORMULA-1

L’ex pilota finlandese ha apprezzato il fatto che il titolo iridato sia stato assegnato svolgendo regolarmente l’ultimo giro.

SPORT TODAY

Tra i tanti pareri che sono stati espressi circa gli eventi che hanno caratterizzato l’ultimo GP della stagione di Formula Uno, non poteva certamente mancare quello di un ex campione del mondo come Mika Hakkinen.

Il finlandese, dalle colonne della sua rubrica per Unibet, ha fornito un commento completo ed esauriente sulle vicende di Abu Dhabi appoggiando sostanzialmente le decisioni prese nel finale di gara.

“Non potevo credere a quello che è successo domenica e so che anche i tifosi la pensano così. Ne parleremo per molto tempo! Dopo che Lewis ha fatto una partenza fantastica e ha preso il controllo della gara, pensavo davvero che avremmo visto una vittoria scontata e il suo ottavo titolo. La mossa di Max al primo giro avrebbe provocato un incidente se non ci fosse stata la via di fuga. Come ho detto in altre occasioni, si dovrebbe sorpassare usando velocità, abilità e precisione, non portando il tuo rivale fuori pista” ha spiegato Hakkinen.

“Quando la Safety Car è tornata ai box, era chiaro che Max avesse un vantaggio significativo. Su gomme fresche a mescola morbida, aveva molta più aderenza rispetto a Lewis, che montava dure molto usate. Il sorpasso era inevitabile, anche se Lewis si è difeso come meglio poteva. Max ha fatto quello che doveva fare, vincendo la gara e rivendicando il campionato. Per quanto riguarda l’operato del direttore di gara Michael Masi, penso che sarebbe stato molto peggio se questo campionato del mondo fosse finito dietro una Safety Car” ha proseguito l’ex pilota scandinavo.

“Questa è stata una lotta serratissima, la stagione sembrava andare a favore della Red Bull fino a quando Lewis ha iniziato la sua rimonta verso la fine della stagione. Le vittorie in Brasile, Qatar e Arabia Saudita hanno dimostrato perché sia una stella. Credo che abbia davvero trascinato la squadra” ha chiosato il campione del mondo 1998 e 1999.

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